La riforma pensioni! Il 2022 è l'anno buono?

Fisco e pensioni Fisco e pensioni - 15/02/2022 10:08

L’agenda del governo per il 2022 è ricca di impegni di svariata natura. Uno spazio consistente dell’agenda è dedicato al tema delle pensioni. Il sistema previdenziale deve essere riformato, in realtà, già da qualche anno. Il 2022 sarà l’anno buono?

Molto probabilmente, sì. La via alla riforma è stata già tracciata, in parte, dalla Legge di Bilancio del 2022 che, al suo interno, riserva uno spazio piuttosto vasto al tema delle pensioni.

Può sembrare che il tema della riforma delle pensioni sia stato accantonato, ma non bisogna dimenticare che siamo ancora all’inizio dell’anno.

Alla luce di quanto contenuto nella Manovra di Bilancio del 2022, analizziamo la situazione attuale e facciamo il punto sulla riforma delle pensioni.

Riforma delle pensioni nel 2022? Ecco quali sono le ultime novità!

Dopo un discreto periodo di attesa, sta per riunirsi nuovamente il tavolo tecnico per la discussione sulla riforma delle pensioni

L’agenda di governo è stata zeppa di impegni, soprattutto nelle ultime settimane. Ma dopo la parentesi dell’elezione del Presidente della Repubblica, la discussione e il lavoro sulla riforma delle pensioni, che dovrebbe effettuarsi entro il 2022, è stata ripresa.

Su cosa vertono i temi? Durante i primi tavoli di discussione, l’attenzione è stata rivolta alle donne e ai giovani. Il terzo punto riguarda, invece, la Legge Fornero; più nello specifico, come renderla più flessibile.

Si pensa ad un sistema contributivo o retributivo? Il governo vira verso il mantenimento del sistema di calcolo contributivo. Tuttavia, così come si legge sul sito quifinanza.it, questa ipotesi:

“[…] non soddisfa i Sindacati nè la Lega, in pressing per lasciare la soglia minima di pensionamento a 62-63 anni per tutti”.

Gli ostacoli, quindi, sono molti. In attesa di conoscere ulteriori notizie, analizziamo quali sono le ipotesi messe sul piatto fino ad ora, partendo proprio dai giovani.

Pensione di garanzia: quali sono le ultime notizie?

Come abbiamo già detto, si sta pensando ad un provvedimento che tenga in considerazione i giovani, in modo da potergli garantire pensioni più dignitose. Si pensa, per esempio, ai precari o a chi ha avuto un percorso lavorativo molto discontinuo.

Proprio loro, infatti, corrono il rischio maggiore. Innanzitutto di arrivare all’età pensionabile in età molto avanzata e, nello stesso tempo, rischiare di ricevere assegni pensionistici molto bassi.

In relazione a tutti questi aspetti, la possibilità al vaglio è la pensione di garanzia, ovvero un bonus - per così dire -, “[…] contributivo virtuale per irrobustire le pensioni future dei giovani con carriere discontinue”, come si legge sul sito quifinanza.it.

Naturalmente, si tratta soltanto di ipotesi e nulla è stato ancora deciso. Sempre rimanendo sul terreno delle ipotesi, analizziamo anche l’altro versante in discussione: le donne.

Riforma delle pensioni 2022: si pensa anche alle donne!

Un altro punto toccato riguarda le donne e, in modo particolare, le madri lavoratrici. Si pensa, in particolar modo, alle madri lavoratrici perché l’idea è quella di estendere il bonus contributivo di cui abbiamo parlato per i giovani, anche ai periodi di maternità.

Ma oltre a ciò, per le madri lavoratrici è stato proposto anche un altro bonus della durata di dodici mesi. Si tratterebbe, tuttalpiù di uno sconto, per ogni figlio.

Riforma delle pensioni: cosa ha introdotto la Legge di Bilancio 2022?

Il terreno per la riforma delle pensioni 2022 è stato tracciato, in parte, dalla Legge di Bilancio del 2022. Innanzitutto, dopo la lunga e discussa parentesi di Quota 100, è stata introdotta, solo provvisoriamente, Quota 102.

Provvisoriamente, in quanto si tratta di una misura ponte verso la riforma che, presumibilmente, dovrebbe andare in vigore a partire dal 2023.

Oltre all’introduzione di Quota 102, di cui parleremo più approfonditamente in seguito, la Manovra di Bilancio del 2022 ha prorogato due trattamenti che consentono l’uscita anticipata dal lavoro: Opzione donna e Ape Sociale

La proroga ha anche riformato le due misure sperimentali? In parte sì. Ape Sociale, infatti, è destinata a molti più beneficiari, in quanto i requisiti sono diventati meno stringenti e la lista dei lavori gravosi si è allungata.

L’Inps, inoltre, ha già pubblicato sul proprio portale un messaggio sia su Opzione donna che sull’Ape Sociale.

Su Opzione Donna, ha pubblicato il messaggio n. 169, il 13 gennaio del 2022, nel quale ha illustrato, più chiaramente quali sono i requisiti previsti e quando si può presentare la domanda di accesso.

Anche sull’Ape sociale ha annunciato che i termini di apertura delle domande sono aperti: tutte le novità sono contenute nel messaggio n. 274, il 20 gennaio del 2022.

Quota 102: in pensione a 64 anni!

La Legge di Bilancio del 2022 ha introdotto, solo per quest’anno, Quota 102. Si tratta, naturalmente, di una pensione anticipata alla quale possono accedere i lavoratori che hanno compiuto sessantaquattro anni e hanno versato almeno trentotto anni di contributi.

Entrando più nello specifico, Quota 102 è destinata sia ai lavoratori autonomi che ai lavoratori dipendenti iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO), alle altre forme della stessa e agli iscritti alla Gestione Separata.

Quando si consegue il diritto di accesso a Quota 102? I lavoratori devono aver maturato i requisiti a partire dal 1° gennaio del 2022. Il diritto alla pensione si consegue, quindi, dopo tre mesi dalla maturazione dei requisiti previsti.

Naturalmente, per accedere alla pensione è necessario aver cessato il rapporto lavorativo. Possono accedervi, comunque, i lavoratori che hanno 64 anni e 38 anni di contributi. I requisiti devono essere maturati entro il 31 dicembre del 2022.

La domanda di accesso deve essere trasmessa all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, utilizzando i canali telematici messi a disposizione dall’Istituto. È possibile anche recarsi presso un ente di Patronato, presso intermediari abilitati dall’Inps oppure, infine, chiamare i numeri, disponibili sul sito dell’Istituto, del servizio di Contact Center.

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