Oggi più che mai, soprattutto a seguito dell’esplosione dell’emergenza epidemiologica relativa al Coronavirus, si sente sempre più parlare di credito d’imposta, ovvero una tipologia di opportunità che viene concessa nei confronti di specifiche categorie di imprese che rispondono ad alcune condizioni.
Ciononostante, sono ancora tantissime le persone che vivono e lavorano in Italia e che avrebbero la possibilità di ottenere l’accesso a questi contributi sotto forma di credito d’imposta, che non sono ancora pienamente consapevoli di come funziona.
Per questo motivo, all’interno del seguente articolo, andremo ad illustrare una vera e propria guida pratica su come funziona il credito d’imposta in generale, quali sono le sue principali peculiarità e gli aspetti caratteristici.
Allo stesso tempo, nei prossimi paragrafi si offrirà anche un esempio concreto di un caso di credito d’imposta ampiamente richiesto dalle imprese che operano nel territorio dell’Italia, al fine di comprenderne ancor meglio le caratteristiche.
Credito d’imposta: come funziona? Gli aspetti principali
Quando si parla di credito d’imposta, in realtà si fa riferimento ad un credito che potrà essere richiesto e riconosciuto, a seguito di un’apposita richiesta, nei confronti di specifiche categorie di imprese oppure anche di cittadini.
Solitamente, si tratta di finanziamenti che vengono erogati, prendendo come risorse finanziarie i fondi economici che sono stati messi a disposizione attraverso le casse dell’Erario dello Stato italiano.
Dunque, una volta fornita una definizione generale di un credito d’imposta, è necessario anche andare ad approfondire le sue caratteristiche essenziali.
Generalmente il valore che viene assunto dal credito d’imposta può subire delle grandi variazioni, sulla base delle disposizioni e delle indicazioni che vengono fornite dallo Stato.
In particolare, sono i bandi di concorso indetti da Ministeri italiani, Regioni o altri enti e associazioni, che si occupano di fornire ulteriori dettagli in merito alle percentuali che andranno a caratterizzare il credito d’imposta, così come anche il limite del tetto massimo per quanto riguarda le spese che potranno godere di tale agevolazione.
Come si utilizza il credito d’imposta?
Effettivamente, una volta che un soggetto oppure un’impresa ottiene il riconoscimento del credito d’imposta da parte dello Stato, questo dovrà provvedere ad utilizzarlo in maniera corretta.
In tal senso, tra le varie modalità a disposizione dei contribuenti, il credito d’imposta potrà essere adoperato al fine di ottenere un’eventuale compensazione dei debiti che un’azienda o un soggetto ha nei confronti dell’Erario.
Allo stesso tempo, i cittadini e le imprese che potranno godere della possibilità di accedere ad un credito d’imposta potranno usufruirne anche attraverso il pagamento dei tributi oppure, esclusivamente nei casi in cui viene specificatamente ammesso, anche mediante il rimborso a seguito della presentazione della dichiarazione dei redditi.
Per quanto riguarda quest’ultimo caso, infatti, i soggetti beneficiari oppure le imprese titolari del credito d’imposta, avranno la possibilità di andare a diminuire oppure pagare interamente tutte le imposte eventuali, come ad esempio quelle legate all’IMU.
Mentre, per quanto concerne i casi di utilizzo del credito d’imposta come rimborso, per poter ottenere tale beneficio, è necessario presentare l’apposita richiesta direttamente all’Agenzia delle Entrate, mediante la dichiarazione dei redditi, utilizzando modello Redditi o il modello 730.
I beneficiari del credito d’imposta: a chi si rivolge?
Dunque, nei precedenti paragrafi abbiamo quindi analizzato in maniera dettagliata quali sono le caratteristiche principali che contraddistinguono il credito d’imposta in maniera generale. Inoltre, abbiamo anche offerto una panoramica di tutti i dettagli in relazione a com’è possibile adoperare tale credito d’imposta.
Ora è il momento di comprendere quali sono i soggetti a cui spetta la possibilità di accedere al credito d’imposta generalmente. In questo caso, quindi, solitamente il credito d’imposta si rivolge non soltanto alle piccole, medie e grandi imprese, ma anche nei confronti dei singoli cittadini che vivono in Italia.
Tuttavia, non è possibile fornire ulteriori indicazioni al fine di comprendere generalmente chi potrà ottenere l’accesso al credito di imposta. Questo perché, come precisato anche nei precedenti paragrafi, al fine di capire effettivamente i soggetti a cui spetta il credito d’imposta, occorre fare riferimento al testo relativo al bando di concorso indetto da parte del Ministero, della Regione o da qualsiasi altro ente o organizzazione.
Per questo motivo, è consigliabile accertarsi, prima di procedere con la presentazione dell’istanza per ottenere l’accesso al credito d’imposta, di essere effettivamente in possesso di tutte le condizioni che sono state inserite e chiarite all’interno del bando appositamente redatto.
Un caso concreto sul credito d’imposta per le imprese 2022
Tra i vari benefici elaborati da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, nei confronti di specifiche tipologie di imprese vi è il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali approvato anche per l’anno 2022, al fine di supportare le aziende nell’acquisto di specifiche strumentazioni.
In questo caso, così come avviene anche per tutti gli altri finanziamenti, è il bando di concorso indetto annualmente a chiarire tutti i dubbi in merito al calcolo degli importi che potranno essere riconosciuti nei confronti dei cittadini.
Nel caso specifico del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali, l’ammontare degli importi viene definito sulla base delle categorie di spese che vengono effettuate da parte delle aziende e della relativa percentuale stabilita dal Ministero, differente per ciascun anno di riferimento.
Anche per questo credito d’imposta, la procedura volta all’ottenimento e all’erogazione dell’aiuto prevede una serie di passaggi che dovranno essere necessariamente seguiti da parte delle imprese e dei soggetti intenzionati ad usufruirne.
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