3 motivi per cui NON devi aprire un conto corrente a zero spese!

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 11/03/2022 13:34

Quando si parla di conto corrente spesso si cade nel mito della ricerca del conto corrente a zero spese, come se fosse il Paradiso, la soluzione perfetta che salva da tutti i problemi. Avere un conto in banca, però, non è questione solo di spese, ma anche di servizi.

Sarà banale come analisi, ma perseguire la logica delle zero spese fa andare incontro ad un problema tanto semplice quanto sottovalutato: se spendi poco, rischi di ottenere un servizio di poco valore. Un po’ come comprare un’utilitaria, non c’è assolutamente nulla di male, ma non ci si può aspettare il rendimento di un’auto sportiva di nuova generazione che vale (e costa) dieci volte tanto.

Senza cadere nella banalità, c’è da considerare però che i conti online sono ormai una realtà consolidata ed affidabile e, proprio perché online, permettono di risparmiare in maniera importante rispetto ai conti “classici” legati a banche con filiali fisiche in giro per l’Italia.

In questa prospettiva, proviamo a capire meglio quali sono i tre motivi per cui NON devi aprire un conto corrente a zero spese.

 

Perché non aprire un conto corrente a zero spese: il primo motivo

Il primo motivo per cui aprire un conto corrente a zero spese è semplice ed immediato: i costi accessori. Ci sono infatti una serie di operazioni che vengono svolte presso la banca con cui si è aperto il conto corrente e chiaramente queste operazioni hanno un costo, variabile da banca a banca e variabile nel tempo.

Il fatto che sia variabile da banca a banca significa che prima di procedere ad aprire un conto (a maggior ragione se pubblicizzato come “a zero spese”) è necessario fare un confronto molto approfondito su quelli che sono i costi accessori di ognuna delle opzioni.

Quanto costa inviare un bonifico? Quanto costa prelevare presso un bancomat? Quanto costa utilizzare ed attivare una carta di credito? E ancora, quanto costa il libretto degli assegni o spostare del denaro che si vuole investire in titoli?

Tutti costi accessori legati alle esigenze di ognuno, ma che hanno un costo. Nel contratto che si firma quando si procede ad aprire un conto corrente, sono inseriti anche buona parte di questi costi e vanno quindi considerati attentamente.

Infatti, proprio i conti che dichiarano zero spese di gestione del conto corrente, anche laddove sia vero, applicano poi costi per le operazioni particolarmente elevati. Dunque, questo è sicuramente il primo aspetto a cui stare attenti quando si apre un conto corrente in generale ed a maggior ragione se a zero spese.

 

Perché non aprire un conto corrente a zero spese: il secondo motivo

Il secondo motivo per cui un conto corrente a zero spese potrebbe non essere un grande affare è la sua progressione nel tempo: infatti, soprattutto in Italia, abbiamo la tendenza a tenere un conto corrente presso una banca per tanti anni, talvolta anche per sempre.

Cosa significa questo? Significa che se si apre oggi un conto e lo si mantiene per dieci, venti o trent’anni, bisogna considerare non solo i costi di oggi, ma anche i costi di domani. In poche parole, bisogna controllare se i costi applicati ad oggi verranno mantenuti nel tempo.

Le banche si riservano la possibilità di aumentare questi costi nel tempo semplicemente perché ne hanno il diritto, un po’ come accade con le offerte legate alla telefonia, per fare un esempio. Sottoscrivi oggi un contratto che un domani può essere aumentato e gli aumenti a volte sono prevedibili.

In questo senso le recensioni sono sempre un buono strumento per capire se anche chi ha il conto da tanti anni si trova ancora bene, ma altrimenti si può dare un occhio in più alle clausole e comprendere cosa accadrà in futuro. In tanti casi, i costi aumentano all’aumentare dell’età del soggetto titolare del conto. 

Infatti, tante condizioni favorevoli agli under-30 o under-35 svaniscono poi quando i titolari superano appunto tale età. Ciò non significa che non siano convenienti, ovviamente, ma è buona cosa controllare anche questo aspetto.

 

Perché non aprire un conto corrente a zero spese: il terzo motivo

Il terzo ed ultimo motivo per cui un conto corrente a zero spese potrebbe non essere la soluzione migliore è sicuramente legato a quanto detto nell’introduzione rispetto all’utilitaria confrontata ad una macchina sportiva nuova fiammante.

Se si vuole un conto corrente con cui si fanno spesso operazioni (magari un conto corrente business per la propria attività, per esempio), utilizzare il criterio delle basse o assenti spese di gestione non è una carta vincente. Allo stesso modo per cui un’utilitaria può essere perfetta da usare in città ma non garantisce ottime prestazioni se si percorrono lunghe distanze magari in autostrada.

Insomma, è questione di esigenze e di necessità. Nel caso in cui dovesse essere necessario movimentare di frequente il conto, le zero spese di gestione potrebbero essere solo uno specchietto per le allodole e portare a spendere tanto per le operazioni (come visto nel primo motivo) o semplicemente ad avere un servizio non all’altezza. Magari lento, magari inadeguato, magari insufficiente.

 

Perché non aprire un conto corrente a zero spese: conclusioni

In realtà l’obiettivo dell’articolo non è quello di spingere i lettori a riconsiderare per forza un conto corrente a zero spese, perché come appena chiarito è più che altro questione di esigenze. 

Detto ciò, le tre motivazioni sono innanzitutto dei campanelli d’allarme da tenere in considerazione per ottenere quanto necessario e per non trovarsi sorprese nel tempo. In questo modo, si può prendere una decisione consapevole, corretta e perché no anche conveniente dal punto di vista economico.

Anche i conti interamente online non solo assolutamente da demonizzare, anzi possono essere smart e convenienti ancor più di quelli classici. Anche in questo caso la consapevolezza può far la differenza, perché ci sono molte banche interamente online che risultano in ogni caso molto affidabili ed anche con un ottimo servizio clienti, pur senza avere filiali fisiche a cui rivolgersi (come per esempio N26Revolut, per citarne due).

Speriamo quindi che questo articolo sia utile e chiaro al fine di operare una scelta più consapevole e conveniente.

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