Le vendite che si stanno abbattendo anche oggi su Piazza Affari colpiscono anche Unicredit e Intesa Sanpaolo che viaggiano in ribasso per la terza giornata consecutiva. Unicredit, dopo aver chiuso la sessione di ieri con un calo di quasi quattro punti percentuali, negli ultimi minuti viene fotografato a 6,015 euro, con un ribasso dello 0,33% e oltre 36 milioni di azioni passate di mano fino ad ora, rispetto alla media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 59 milioni di pezzi.
Leggermente più ampia la flessione di Intesa Sanpaolo che, dopo aver ceduto oltre tre punti percentuali ieri, viaggia in rosso dell'1,02% a 3,118 euro, con oltre 65 milioni di azioni trattate, contro la media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a quasi 124 milioni di pezzi.
Unicredit e Intesa sotto la lente del Credit Suisse e di HSBC
I due bancari in esame ormai da tempo mostrano una diversa forza relativa, tanto che l'impostazione di Intesa Sanpaolo si conferma palesemente migliore rispetto a quella di Unicredit.
Nella scelta tra i due big del settore bancario non ci sarebbero quindi molti dubbi, stando anche alle indicazioni che arrivano dalle banche d'affari.
Proprio quest'oggi il Credit Suisse ha confermato la raccomandazione "outperform" su Intesa Sanpaolo, con un prezzo obiettivo alzato da 3 a 3,9 euro, mentre per Unicredit il rating resta fermo a "neutral", con un target price aumentato da 5,5 a 7 euro.
La banca elvetica ritiene ci siano ancora ragioni per favorire l'esposizione all'Italia nel settore bancario europeo, malgrado le valutazioni di vari titoli siano ora meno interessanti dopo la sovraperformance registrata da inizio anno. Gli analisti hanno una view positiva sulla sostenibilità di medio termine dei risultati in miglioramento degli istituti di credito del Belpaese.
Nei giorni scorsi HSBC ha diffuso una nota sul settore bancario nella quale ha rivisto le stime sull'utile netto, alzandole in media del 13% per quest'anno, dell'8% per il prossimo e del 5% con riferimento al 2017, grazie a minori costi, visto che le maggiori commissioni verranno assorbite da un taglio nella componente altri ricavi.
Gli analisti di HSBC hanno deciso di confermare la raccomandazione "hold" tanto su Intesa Sanpaolo, quanto su Unicredit, alzando il fair value nel primo caso da 3,02 a 3,33 euro e nel secondo da 6,56 a 7,08 euro.
La view di Bernstein e di altri brokers
A scommettere su entrambi i titoli sono gli esperti di Bernstein che hanno mantenuto invariato il rating "outperform" tanto su Intesa Sanpaolo quanto su Unicredit, con un prezzo obiettivo rispettivamente a 3,9 e a 7,6 euro.
Il broker richiama l'attenzione sul fatto dall'inizio del secondo trimestre c'è stata una grande ondata di vendite sul mercato dei Bond. Il sell-off, spiegano gli analisti, è stato causato da diversi fattori: l'inversione di tendenza dell'inflazione della zona Euro, la situazione della Grecia e la mancanza di liquidità nel mercato dei Bond che ha aggravato ulteriormente i cali.
Quanto all'impatto dei rendimenti sulla situazione patrimoniale di Unicredit e Intesa Sanpaolo, gli analisti di Bernstein parlano di un impatto negativo sul Common Equity Tier 1 ratio fully loaded Basilea 3 di 8 punti base per Unicredit e di 31 basis points per Intesa Sanpaolo.
Una semplice estrapolazione prudente dell'impatto negativo sull'intero portafoglio Bond mostra un calo di 15 punti base per Unicredit e di 49 basis points per Intesa Sanpaolo. Per gli analisti quindi l'impatto è trascurabile per Unicredit e molto piccolo per Intesa Sanpaolo, dal momento che hanno un Common Equity Tier 1 ratio fully loaded Basilea 3 alla fine di marzo rispettivamente del 10,1% e del 13,2%. Â
Infine, gli esperti di Bernstein credono che i due big del settore bancario potrebbero trarre vantaggio dalle imminenti riforme in Italia che porteranno ad una rivalutazione dei loro crediti in sofferenza.
Quanto ai giudizi di altre banche d'affari, ricordiamo che nei giorni scorsi Icbpi ha ribadito la raccomandazione "buy" su Intesa Sanpaolo, con un target price a 3,2 euro, mentre Banca IMI ha tagliato il giudizio su Unicredit da "buy" a "hold", con un fair value alzato da 6,65 a 6,89 euro.
Fonte: News
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