Bonus 100 euro in busta paga: ci sarà a maggio? Come chiederlo

01/05/2020 12:38

Bonus 100 euro in busta paga: ci sarà a maggio? Come chiederlo

Bonus 100 euro in busta paga: quanti potranno richiederlo? Ma soprattutto quando ce lo vedremo arrivare sul nostro conto corrente? Iniziamo con lo spiegare che il bonus 100 in busta paga verrà erogato a quanti abbiano lavorato in questo periodo di emergenza sanitaria.
Sono coinvolti i dipendenti del settore pubblico e di quello privato ad esclusione di quanti abbiano usufruito dello smart working.

E' importante sottolineare, però, che esiste un limite reddituale al provvedimento. E' necessario avere un reddito da lavoro dipendente inferiore ai 40mila euro.

Nel caso in cui, nel periodo 2019-2020, si sia cambiato il datore di lavoro, il bonus 100 euro non arriverà automaticamente in busta paga, ma sarà necessario effettuare un'autodichiarazione in cui lo si attesti, da girare al proprio datore di lavoro.

Bonus 100 euro in busta paga: le caratteristiche

Iniziamo con lo spiegare che il bonus 100 euro in busta paga si va ad aggiungere al bonus 600 euro, che con ogni probabilità dovrebbe lievitare ad 800 euro nei prossimi giorni.

Quella dei bonus, insieme alla cassa integrazione, fa parte delle strategie che sta adottando il Governo in questi mesi per venire in soccorso ai lavoratori in difficoltà. E' anche vero, però, che proprio per la cassa integrazione ci sono stati molti ritardi, e ad oggi non è ancora chiaro se verrà prorogata o meno.

Ma quali sono i requisiti principali per poter richiedere il bonus 100 euro in busta paga? Il premio potrà essere richiesto da quanti hanno lavorato in sede nel corso del mese di marzo.

Il bonus, è importante ricordarlo, non arriverà in automatico nella busta paga del lavoratore, ma sarà necessario farne esplicita richiesta. Nel caso in cui il bonus non venisse inserito all'interno della busta paga di aprile, la somma potrà essere pagata entro la fine delle operazioni di conguaglio di fine anno.

Tra i requisiti che il lavoratore deve possedere per poter richiedere il bonus in busta paga vi è quello di avere un reddito da lavoro dipendente inferiore a 40.000 euro.

Sarà necessario effettuare un'autodichiarazione da consegnare al proprio datore di lavoro, in cui si attesti la che si abbia lavorato nel corso dell'emergenza coronavirus. Quanti abbiano usufruito dello smart working non potranno richiedere il bonus in busta paga.

Dobbiamo ricordare, comunque che, dal punto di vista fiscale il bonus non concorre alla formazione del reddito di lavoro dipendente, in quanto si tratta di un importo esentasse.

Pertanto, possiamo affermare che il dipendente non deve pagarci l’Irpef poiché è un importo netto e non lordo.

Bonus 100 euro in busta paga: a chi spetta?

Bonus 100 euro in busta paga spetterà ai lavoratori dipendenti. Non importa che siano a tempo pieno o part time: in quest'ultimo caso l'importo sarà proporzionato alle ore effettive di lavoro.
Nel caso in cui il lavoratore avesse più contratti di lavoro part time, fermo restando il limite massimo dei 100 euro, sarà lo stesso lavoratore a dover individuare il sostituto d’imposta che lo dovrà erogare mediante un’apposita autocertificazione. E’ opportuno che il lavoratore assunto nel corso del 2019 autocertifichi la presenza dei limiti reddituali previsti dalla norma.

I datori di lavori, come  sostituti d'imposta, potranno recuperare il bonus versato in busta paga grazie all'istituto della compensazione orizzontale (art.17 del decreto legislativo n.

241 del 1997
) senza che sia necessario trasmettere preventivamente la dichiarazione dalla quale emergerebbe il relativo credito. L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 17/E del 31 marzo 2020, al fine di consentire ai sostituti d’imposta di recuperare in compensazione il suddetto premio erogato ai dipendenti, ha istituito i seguenti codici tributo da esporre nella sezione Erario dei modelli F24 e F24 “Enti Pubblici” (F24 EP), i quali dovranno essere presentati esclusivamente attraverso i servizi telematici e per il modello F24 “enti pubblici” (F24 EP) il codice “169E”.

Nel caso in cui il lavoratore abbia dato le dimissioni nel corso del mese di marzo 2020, il bonus in busta paga dovrà essere riproporzionato in base al al numero di giorni di lavoro svolti nella sede di lavoro, prima della cessazione.

L’esatta quantificazione del bonus si ottiene dividendo l’importo di 100 euro per i giorni lavorabili del mese – secondo le previsioni previste dal contratto di lavoro – e moltiplicando il risultato per i giorni effettivamente lavorati secondo le indicazioni sopra menzionate.

Bouns 100 euro: è già stato inserito nel decreto Cura Italia

Il bonus 100 euro in busta paga per il mese di marzo è stato approvato con Decreto Cura Italia.

Per quanto riguarda, invece, la mensilità di aprile è necessario attendere che il Governo approvi il Decreto Aprile, la cui definizione è stata rimandata ai primi giorni di maggio. Una delle principali difficoltà di questa ulteriore approvazione starebbe nella necessità di reperire i fondi per dargli una copertura economica.
Cosa non facile al momento.

Molti ministri comunque ha già provveduto ad annunciare tutta una serie di provvedimenti, e il testo definitivo del decreto Aprile sarebbe quasi pronto. Quindi il bonus 100 in busta paga sarà rinnovato anche a maggio? Il premio era stato previsto solo per il mese di marzo ed erogato ad aprile, ma potrebbe essere rinnovato anche a maggio.

Dunque, al momento, non si tratterebbe altro che di attendere la publbicazione del Decreto Aprile (che a questo punto sarebbe più corretto chiamare decreto Maggio), e vedere se sia stato confermato.

Autore: Pierpaolo Molinengo Fonte: News Trend Online

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