Negli ultimi anni la storia delle banche italiane è stata segnata da numerose crisi che hanno fanno tremare i polsi a tanti clienti, molti dei quali peraltro in alcuni casi hanno visto andare in fumo i loro risparmi.
Banche italiane: diverse le crisi degli ultimi anni
Solo per citare gli ultimi in ordine cronologico, andando a ritroso, è molto recente la cronaca relativa alla Banca Popolare di Bari, prima della quale ha dominato la scena quella di Banca Carige che si appresta a ripartire a distanza di oltre un anno dal commissariamento deciso dala BCE.
Andando più indietro nel tempo, tutti ricorderanno il calo delle due banche venete salvate da Intesa Sanpaolo, e non possiamo non menzionare Banca Monte Paschi, di cui si sta parlando proprio in questi ultimi tempi in attesa di capire quale sarà l'exit strategy del Tesoro, attualmente primo azionista dell'istituto senese.
Banche più solide dopo le ultime crisi
Proprio le diverse crisi vissute dal settore hanno portato le autorità ad imporre delle regole sempre più rigide da rispettare da parte delle banche.
In questi ultimi anni notevoli sono stati gli sforzi compiuti dalle stesse sul fronte della pulizia dei bilanci e di un rafforzamento patrimoniale che permettessero di avere spalle sempre più forti per affrontare anche scenari avversi.
Una delle domande che si pone un risparmiatore, al pari di un investitore, è quali siano le banche più sicure e solide alle quali rivolgersi con una certa fiducia.
Banche italiane: requisiti superiori a quelli richiesti dalla BCE
L'Economia del Corriere della Sera la scorsa settimana ha diffuso un'analisi da cui è emerso che i maggiori istituti di credito del Belpaese vantano dei livelli ben superiori ai requisiti teorici richiesti dalla BCE.
In attesa di conoscere a breve i risultati del quarto trimestre del 2019, il team di Stefano Caselli, prorettore dell'Università Bocconi, ha analizzato gli ultimi coefficienti patrimoniali disponibili, riferiti al terzo trimestre dello scorso anno.
Nell'analisi sono stati considerati due indicatori chiave: il CET 1 e il Total capital ratio.
Il primo, ossia il Common Equity Tier 1, è il più significativo e misura il rapporto tra il capitale di qualità e le attività ponderate per il rischio.
Il Total capital ratio invece esprime il rapporto tra il patrimonio di vigilanza complessivo e il valore delle attività ponderate per il rischio.
Banche: la classifica delle 13 più solide in Italia
L'Economia del Corriere della Sera evidenzia che il CET1, da una media del 13,3% di fine 2018, è salito al 13,75% al 30 settembre scorso, rispetto al minimo teorico richiesto dalla BCE pari all'8%.
Il dato è riferito alle 13 maggiori banche tradizionali, segnalando che sono state considerate le prime incluse nella classifica Mediobanca 2018.
Nella classifica degli istituti di credito più solide, al primo posto troviamo Creval, seguito Banca Popolare di Sondrio e Banca Sella, mentre in quarta e quinta posizione ci sono Banca Monte Paschi e Mediobanca.
Al sesto posto si piazza Intesa Sanpaolo, dietro la quale ci sono Banco BPM e Credem, mentre al nono e decimo posto abbiamo Bper Banca e Banco Desio.
In terz'ultima posizione la big Unicredit, cui si accodano Ubi Banca e Banca Carige.
Banche: la lista di quelle alternative più sicure
Spostando l'attenzione sulle banche alternative, nelle quali sono incluse quelle online e più in generale gli istituti con modelli diversi dal tradizionale.
In questo caso il CET1 medio è passato dal 16,13% del 2018 al 15,06% al 30 settembre 2019.
Anche in questo caso sono state considerate le prime banche incluse nella classifica Mediobanca 2018.
Al primo posto troviamo Banca Mediolanum, seguito da Banca Fideuram e FinecoBank, mentre in quarta e quinta posizione si collocano Banca Generali e ING Group.
La terz'ultima posizione tocca a Banca Sistema, mentre nelle ultime due si piazzano rispettivamente Banca Farmafactoring e Banca Ifis.
Fonte: News
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