Sopravvenienze passive: guida

14/05/2021 10:28

Sopravvenienze passive: guida

Nel contesto aziendale, le sopravvenienze passive rappresentano componenti straordinari di reddito. Derivano da eventi eccezionali, operazioni straordinarie, estranee alla normale attività di gestione per le quali l'azienda dovrà registrare nuove passività o costi da sommare a quelli ordinari.
Si riferiscono ad eventi imprevedibili, accidentali oppure occasionali che non rientrano nella gestione ordinaria dell'attività aziendale.

Molti pensano che la sopravvenienza passiva sia un semplice errore contabile o, meglio, una mancata rilevazione contabile da un esercizio all'altro ma non si limita a questo.

La principale caratteristica della sopravvenienza passiva è che quasi sempre non è fiscalmente deducibile ai fini Ires, quindi rappresenta un costo secco per l'azienda come potrebbe esserlo una sanzione. In certi casi, però, si può portare in deduzione dal reddito imponibile IRES.

Esempi di sopravvenienze passive

Sono considerate sopravvenienze passive:

- le spese sostenute a fronte di ricavi che hanno concorso a formare il reddito negli esercizi precedenti;

- il mancato conseguimento di ricavi/proventi che hanno concorso a formare il reddito negli esercizi precedenti.

Vediamo qualche esempio di sopravvenienze passive.

Nuove passività straordinarie, derivanti da eventi inattesi, occasionali o accidentali possono essere:

- accertamenti di debiti riferiti ad esercizi precedenti;

- risarcimenti a terzi per danni provocati dall'azienda, non coperti (in tutto o in parte) da assicurazione come incidenti stradali, danni ambientali di un'attività industriale;

- correzione di errori contabili riguardanti bilanci ormai chiusi;

- multe per infrazione del Codice della strada pervenute dopo la chiusura del bilancio di esercizio cui fa riferimento.

L'evento imprevedibile e straordinario che porta ad una sopravvenienza passiva può riguardare un mancato conseguimento di ricavi stimati l'anno precedente o può riferirsi ad una fattura da ricevere valutata a fine anno i cui costi sono di competenza dell'esercizio che si sta per chiudere.

Se, in seguito, la fattura arriva con un costo maggiore di quello stimato, la differenza in più costituirà una sopravvenienza passiva (e, in gran parte dei casi, indeducibile fiscalmente ai fini Ires).

Registrazione in Bilancio delle sopravvenienze passive

Una sopravvenienza passiva viene registrata in bilancio alla voce R21 del Conto Economico, tra i componenti straordinari di reddito, diversi dall'attività caratteristica dell'impresa.

In alternativa, viene iscritta alla voce B14 del Conto Economico (oneri diversi di gestione).

Le sopravvenienze passive sono perdite che, in certi casi, si possono dedurre fiscalmente. Possono essere portate in detrazione dal reddito soggetto all'IRES. Di conseguenza, l'impatto negativo subito dall'azienda verrà in parte alleggerito.
Più avanti, spieghiamo in quali casi è ammessa la deducibilità fiscale.

Attenzione agli errori contabili

Bisogna prestare particolarmente attenzione a non commettere errori contabili come riportare una voce di costo dopo la chiusura di bilancio o registrare un ricavo minore dopo la scadenza dei termini.

In caso di errore contabile, non è possibile dedurre fiscalmente la sopravvenienza passiva.

Si avrà dunque una perdita secca, un costo maggiorato rispetto a quello che si sarebbe sostenuto registrandolo correttamente nell'esercizio di competenza. Questo perché bisogna considerare l'aliquota IRES del 27,5% da applicare sulle sopravvenienze passive. In caso di registrazione corretta nei termini previsti, tali sopravvenienze avrebbero potuto sottrarre base imponibile ai fini fiscali (il 27,5% di IRES).

Le sopravvenienze passive non incidono sulla base imponibile ai fini IRAP: in questo caso, il reddito imponibile è costituito dal valore della produzione al netto delle componenti straordinarie.

Quando le sopravvenienze passive sono fiscalmente deducibili

L’articolo 101 Tuir contiene, nel paragrafo “minusvalenze patrimoniali, sopravvenienze passive e perdite”, le disposizioni relative alla deducibilità di alcuni componenti negativi del reddito d’impresa.

Come previsto dall'art. 101 Tuir, in un solo caso è possibile la deducibilità fiscale per un errore contabile: quando l'azienda dimostra che la ritardata registrazione del costo non era prevedibile in alcun modo provando concretamente che sarebbe stato impossibile conoscere l'entità di tali costi o di ricavi minori entro i termini fissati oppure che non potevano essere determinati con certezza.

Una sopravvenienza passiva imprevedibile o non determinabile entro i termini fissati per la chiusura del bilancio consente di beneficiare della deducibilità fiscale. Un esempio di sopravvenienza passiva deducibile fiscalmente può essere un conguaglio inaspettato.

che l'azienda non è in grado di determinare autonomamente. In tutti i casi di sopravvenienza passiva per la quale non si può dimostrare l'effettiva prevedibilità, la spesa extra risulterà indeducibile. Di conseguenza, l'azienda dovrà pagarne il costo fiscale.

Fonte: News Trend Online

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Industria e lavoro