La stangata della raccolta differenziata: ecco chi paga!

06/05/2021 14:45

La stangata della raccolta differenziata: ecco chi paga!

Oggi fare la raccolta differenziata non è solo un dovere per la sopravvivenza di un ecosistema compatibile, ma è un obbligo in qualità di cittadini. Rispettare l’ambiente non rientra nelle possibili cose da fare nella vita, ma è la scelta che garantisce una vita educata ed equilibrata. La normativa italiana ha previsto l’introduzione di diversi regolamenti comunali per la raccolta differenziata.

Può capire di sbagliare il cestino o, ancora, che si buttino rifiuti non rispettando l’ordine del calendario comunale. E, allora cosa può accadere? L’inadempienza di tale obbligo comporta l’imposizione di multe e sanzioni.

Ecco, perché non sono pochi i lettori che hanno richiesto maggiori informazioni sull’applicazione delle sanzioni e sulla responsabilità dei condomini in merito alla raccolta differenziata. Occorre, chiarire che le sanzioni variano da Comune a Comune, così come le modalità connesse alla raccolta differenziata.
Infatti, in alcuni Comuni è attiva la raccolta dei rifiuti porta a porta e in altri funziona attraverso il cassonetto a colori in base ai rifiuti e così via.

I condomini devono adoperarsi per far rispettare agli inquilini degli immobili la raccolta differenziata così come disposto dal comune di appartenenza.

Nessuno viene escluso dal rispetto delle leggi. La responsabilità ricade sull’amministratore che deve garantire la non violazione delle norme, anche perché in presenza dell’omessa vigilanza sulle disposizioni sulla raccolta differenziata né è colpevole tutto il condominio.
A nulla serve che l’infrazione venga commessa da un solo inquilino. A dirla tutto, è molto probabile che tutti vengano coinvolti e paghino per il mancato adempimento di alcuni.

D’altra parte, se i condomini non osservano le disposizioni di legge, l’errore non può essere imputabile all’amministratore che materialmente non ne ha colpa.

Una breve guida sulla raccolta differenziata indicata nei paragrafi successivi.

Ti spiegheremo quali sono le conseguenze per chi non rispetta la normativa e come fare per evitare multe e sanzioni.

Cosa evitare nella raccolta differenziata? Quanti tipi di violazione esistono?

La raccolta differenziata della gestione dei rifiuti funziona in gran parte delle Regioni italiane, è anche vero che esistono delle grosse differenze tra le città.
Non sono pochi i Comuni italiani che si sono adoperati per attivare la pratica di raccolta "porta a porta", così come avviene ad esempio a Milano, mentre in altri sono presenti degli appositi cassonetti, come a Roma e così via. Esistono modalità di raccolta differenziata diverse così come il calendario non è uniforme ovunque.

D’altra parte, se oggi parliamo della raccolta differenziata è perché non tutti rispettano le regole.

Provocando un danno all’ambiente e, soprattutto, dimostrando una mancanza di rispetto verso la propria città.

Come si trasgrediscono le regole della raccolta differenziata? In molte maniere, ognuna più dannosa dell’altra, come ad esempio:

  • quando si buttano i rifiuti non rispettando l’orario fissato dal proprio Comune;
  • quando si uniscono insieme carta, plastica, indifferenziato e umido;
  • quando si poggiano i depositi fuori dai contenitori predisposti dal Comune;
  • quando si rovistano i rifiuti degli altri o si getta la spazzatura in contenitori che non ci appartengono;
  • quando si buttano nei contenitori i rifiuti classificati come ingombranti o da smaltire direttamente nell’isola ecologica.

Cosa dice la normativa sulle sanzioni per la raccolta differenziata?

La raccolta differenziata è disciplinata dal decreto Legislativo n.

152/2006, nel quale sono contenute le disposizioni europee sui rifiuti.

Le multe e sanzioni variano da Comune a Comune, quindi, non è prevista una multa generale adottabile sull’intero territorio nazionale. In linea generale, la sanzione parte da una soglia minima di 25 euro sino a toccare un valore massimo di 620 euro. Tuttavia, tali limiti potrebbero essere ridimensionati in base alla tipologia del rifiuto e al peso della violazione.

Raccolta differenziata: come funziona nel condominio e chi paga in caso di errori?

Nei condomini la raccolta differenziata deve essere fatta correttamente da ogni condomino.

Solitamente, in ogni condominio vi sono degli appositi spazi e contenitori adibiti alla raccolta differenziata.

Nel caso di errori non è facile capire chi è stato il colpevole, appare quasi impossibile imputare la sanzione a un condomino. Per questo motivo, la multa viene inviata all’amministratore del condominio, in quanto, è la figura che rappresenta in senso giuridico, nonché, formale i vari condomini.

L’amministratore non paga la multa in prima persona. Ma, si occupa di suddividere l’importo tra i vari condomini.

A meno che non riesca a individuare il trasgressore, in questo caso la sanzione la paga quest’ultimo. In presenza di più multe, oppure, di sanzioni che si ripetono a raffica l’amministratore invia ai condomini, la convocazione dell'assemblea al fine di far emergere il colpevole.
Tuttavia, se tale manovra non riesce tutti gli inquilini indistintamente devono farsi carico della sanzione. Nessuno può esimersi dall’onere, anche i condomini più ligi a effettuare la raccolta differenziata.

L’amministratore di condominio, provvede ad addebitare il costo della sanzione a tutto il complesso condominiale, la quota di spesa viene assegnata tra i condomini in base ai millesimi.

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Raccolta differenziata: occhio alle multe?

Il discorso diventa molto più complesso sui condomini, perché i proprietari essendo titolari di diritti reali e dello spazio adibito per i rifiuti sono responsabili delle violazioni. Ecco, perché i condomini potrebbero rispondere direttamente di deposito incontrollato di rifiuti in area privata, oppure, abbandono dei rifiuti.

In questi casi, la sanzione viene ricade su tutti i membri del condominio.

È possibile che scatti una sanzione in presenza di un errore nella raccolta differenziata, come può essere che venga ritrovato nel contenitore adibito alla raccolta della carta altri tipo di rifiuti come ad esempio della plastica, oppure, che la multa si riferisca all’assenza di appositi contenitori previsti dal Comune.

L’amministratore di condominio, provvede ad addebitare il costo della sanzione a tutto il complesso condominiale, la quota di spesa viene assegnata tra i condomini in base ai millesimi dell’immobile di proprietà.

In assenza del responsabile che ha mischiato la raccolta differenziata o non ha rispettato gli orari e il calendario comunale tutti i condomini devono pagare la multa.

Se viene individuato il colpevole a questo punto il condominio può in sede giudiziale richiedere il rimborso relativamente all’importo versato.

Raccolta differenziata e responsabilità solidale

Il tribunale di Roma nella sentenza n.

3874 del 21 febbraio 2020, ha spiegato che nelle discussioni in merito di raccolta differenziata la Pubblica Amministrazione applica contro il condominio il principio della responsabilità solidale. Se il colpevole non viene scovato tutti i condomini sono obbligati a pagare la propria quota di sanzione in base ai millesimi a cui corrisponde la proprietà.

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Chi fa le multe per l’errata raccolta differenziata?

La Polizia municipale si occupa di far rispettare anche la raccolta differenziata, ne consegue che in presenza di violazione gli agenti redigono un apposito verbale imponendo il pagamento della sanzione al colpevole o al condominio inoltrandolo all’amministratore.

Quando si può fare ricorso?

Il nostro ordinamento giuridico prevede che una sanzione amministrativa venga applicata in presenza di una violazione, ne consegue che anche le multe sull’errata raccolta differenziata possono essere contestate entro un massimo di 60 giorni dalla data del verbale. In sostanza, si può fare ricorso dimostrando che i rifiuti “sotto accusa” appartengono ad altri.

Laddove è presente il codice a barre identificativo di una persona tutto potrebbe essere più semplice per contestare una sanzione

Fonte: News Trend Online

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