Amplifon in rosso: prese di profitto e attesa per dati 2020

23/02/2021 17:30

Amplifon in rosso: prese di profitto e attesa per dati 2020

Settima seduta negativa consecutiva per Amplifon che a fine pomeriggio mette in mostra la peggior performance tra i titoli del FTSE MIB. La giornata è caratterizzata dalla netta prevalenza delle vendite sui mercati azionari ma resta da spiegare il perché della evidente debolezza di Amplifon.

Tra i motivi per cui il titolo viene bersagliato dalle vendite c'è probabilmente il fatto che si tratta di una delle azioni che negli ultimi mesi ha corso di più in assoluto. Amplifon ha toccato a metà marzo 2020 un minimo a circa 15 euro e poco più di una settimana fa ha fatto segnare il record storico a 37,81: +150% in 11 mesi.
Solo questo basterebbe a spiegare come mai il titolo sottoperforma il mercato in una fase di correzione (il FTSE MIB ha toccato il massimo da fine febbraio 2020 lunedì 15 febbraio, lo stesso giorno del record di Amplifon).

Amplifon, dati 2020 attesi in calo: investitori alleggeriscono le posizioni?

Oltre alle fisiologiche prese di profitto, il sell-off in atto su Amplifon potrebbe essere favorito anche dalla volontà degli investitori di ridurre l'esposizione al rischio in vista del cda per l'approvazione dei risultati dell'esercizio 2020 in programma tra poco più di una settimana, mercoledì 3 marzo.

L'anno scorso è stato dominato dalla pandemia e dalle conseguenti restrizioni decise dai governi, per cui i dati di bilancio di Amplifon inevitabilmente ne risentiranno. Le attese degli analisti raccolte dalla società e aggiornate l'11 febbraio scorso indicano una flessione dei ricavi del 10% circa a 1.559,7 milioni di euro.
L'EBITDA ricorrente è invece atteso in progresso di ben il 22% a 367,9 milioni, un dato apparentemente anomalo in quanto in netta controtendenza con quello dei ricavi e dell'utile netto per azione rettificato, previsto in netto calo a 56 centesimi dai 68,2 del 2019.

Amplifon buca i primi supporti: l'analisi del grafico

La brusca correzione delle ultime sedute ha causato la rottura delle ex resistenze a 34,50 euro, operazione che sembra poter anticipare un test dei supporti statici di area 32.

L'eventuale violazione di questi riferimenti determinerebbe un peggioramento del quadro grafico di medio termine con conseguente affondo sui 29 circa, dove troviamo il minimo di fine ottobre e il 38,2% (importante ritracciamento di Fibonacci) di tutto il rally partito a marzo scorso. La tenuta di area 32 rappresenterebbe invece una dimostrazione di forza e creerebbe le premesse per un riavvicinamento al record e all'eventuale riattivazione della tendenza ascendente di fondo verso quota 40 in prima battuta.

(Simone Ferradini)

Fonte: News Trend Online

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