William Lai: nuovo presidente di Taiwan

Il neoeletto presidente di Taiwan, William Lai, ha espresso la sua gratitudine al popolo taiwanese per il loro contributo nel tracciare un nuovo percorso per la democrazia del paese. Ha sottolineato come Taiwan abbia dimostrato al mondo la sua incrollabile dedizione ai valori democratici. Questa sua dichiarazione segue la sua vittoria alle ultime elezioni presidenziali, confermando il Partito Democratico Progressista (Dpp) alla guida del Paese per la terza volta consecutiva, nonostante l'opposizione della Cina. Lai ha ottenuto il 40,2% dei voti, affermando la sua posizione come nuovo leader dell'isola. Ha anche annunciato che continuerà la politica dell'attuale governo, mantenendo l'indipendenza de facto di Taiwan, nonostante le minacce del Partito comunista cinese di annessione attraverso metodi politici, militari o economici. Durante una conferenza stampa pre-elettorale, Lai ha affermato: "Anche se desideriamo la pace, non ci facciamo illusioni. Rafforzeremo la nostra capacità di difesa, la sicurezza economica, i legami con le altre democrazie nel mondo e manterremo un leadership stabile e basata su principi nelle relazioni. Siamo pronti ad impegnarci al massimo per le persone su entrambi i lati dello Stretto di Taiwan. La pace è inestimabile e la guerra non produce vincitori". Nonostante la competizione con il candidato del Partito nazionalista o Kmt, Hou You-yi, favorevole ad un'eventuale unificazione con la Cina, Lai è emerso come favorito sin dall'inizio della campagna elettorale. Lai al potere rappresenta un traguardo significativo per l'isola e la sua storia democratica, in quanto è la prima volta che lo stesso partito ricoprirà la carica presidenziale per tre mandati consecutivi. La vittoria di Lai si spera non aggravi ulteriormente le tensioni con la Cina, che ancora considera Taipei una sua provincia ribelle. In risposta al risultato delle elezioni, la Cina ha ribadito che la "riunificazione è inevitabile", nonostante il successo dell'indipendentismo alle urne. D'altra parte, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha dichiarato che il suo governo non sostiene l'indipendenza di Taiwan, mentre l'Unione Europea ha espresso preoccupazione per le crescenti tensioni nello Stretto di Taiwan, opponendosi a qualsiasi tentativo unilaterale di cambiare lo status quo.

(Redazione)