Il titolo di Webuild a Piazza Affari ha subito un significativo calo dopo l'annuncio di Unicredit di aver liquidato la propria partecipazione nell'impresa di costruzioni. Gli analisti finanziari confermano che la banca ha deciso di vendere la sua quota, causando una perdita del 7,7% per il titolo di Webuild, che ora si attesta a 2,23 euro per azione, dopo aver toccato un minimo di 2,196 euro.
Nel frattempo, Unicredit ha registrato un decremento dello 0,3% sul listino principale. La strategia di vendita adottata da Unicredit, sotto la guida di Andrea Orcel, è stata l'accelerated book building, attraverso la quale ha ceduto 50,9 milioni di azioni di Webuild, acquisite nel 2019, a un prezzo di 2,2 euro per azione, scontato dell'8,9% rispetto alla chiusura del giorno precedente a 2,416 euro. Il valore totale della vendita è di 112 milioni di euro.
Nonostante la cessione da parte di Unicredit, il titolo di Webuild ha registrato una crescita del 31,5% negli ultimi tre mesi. Gli analisti di Equita mantengono un giudizio positivo con un rating 'Buy' e un prezzo obiettivo di 3 euro per azione, mentre Intermonte ha confermato il suo target price a 3,30 euro per azione.
Attualmente, la maggioranza azionaria di Webuild è controllata da Salini con il 39,7% e da Cdp Equity con il 16,5%, legate da un accordo parasociale rinnovato fino a febbraio 2027. Tra gli azionisti di rilievo c'è anche Intesa Sanpaolo, che possiede 47 milioni di azioni, pari al 4,6% del capitale di Webuild.
(Redazione Traderlink)