Wall Street in calo, Goldman Sachs aumenta rischio recessione al 35%

Dopo una chiusura negativa per Wall Street, con il Nasdaq Composite che ha subito un calo del 2,70%, la nuova settimana ha confermato la tendenza negativa nei mercati asiatici. L'attenzione è rivolta a mercoledì 2 aprile, quando entreranno in vigore i nuovi dazi del 25% sull'export di merci negli Stati Uniti, un evento definito "Liberation Day" dall'amministrazione Trump. Nel frattempo, Goldman Sachs ha aumentato la probabilità di una recessione a Washington dal 20% al 35% nei prossimi 12 mesi, citando un deterioramento della fiducia di famiglie e imprese e una maggiore disponibilità della Casa Bianca a tollerare la debolezza economica per perseguire le proprie politiche.

In aggiunta, gli economisti di Goldman Sachs hanno rivisto al rialzo la previsione per il Core Pce Price Index, portandola al 3,5% annuo, rispetto al 2,8% di febbraio. Questo clima ribassista si riflette in una perdita di quasi il 2% per l'indice Msci Asia-Pacific, escluso il Giappone.

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