Volatilità petrolio, le variabili in gioco

02/09/2024 17:35

Volatilità petrolio, le variabili in gioco

Consumi USA sui minimi dalla pandemia

É un periodo piuttosto movimentato per il petrolio: dopo la massiccia flessione di venerdì, la settimana si è aperta con un secco calo e i future su Brent e WTI scesi sui minimi dal 22-23 agosto.
Alla fine della scorsa settimana i prezzi del barile sono stati depressi dai dati dell'Energy Information Administration (l'ente governativo USA del settore dell'energia). A giugno il consumo di petrolio negli Stati Uniti ha fatto segnare il livello più basso dal periodo COVID: 20,25 milioni di barili/giorno, minimo da giugno 2020 e in calo del 2,7% m/m dai 20,80 milioni di maggio.

Nubi sulla domanda cinese

A cavallo del fine settimana sono poi arrivati i dati contrastati sull'attività manifatturiera in Cina.

L'indice PMI di origine governativa (CFLP-NBS) è stato infatti deludente mentre quello S&P Global-Caixin ha battuto le attese, ma rimanendo sotto la soglia dei 50 punti che separa contrazione da crescita. Dal gigante asiatico continuano ad arrivare segnali di debolezza, non buone notizie per chi produce e vende petrolio.
La Cina è intatti di gran lunga il principale importatore (e quindi acquirente) di greggio con 367 miliardi di dollari di controvalore contro i 205 degli USA (dati 2023).

Tensioni in Libia solo parzialmente rientrate

I prezzi si stanno riavvicinando ai minimi da gennaio toccati a inizio agosto, riassorbendo il balzo visto a cavallo del precedente fine settimana quando ad alimentare gli acquisti erano state le tensioni il Libia con il blocco di gran parte dei campi petroliferi situati nella parte orientale del paese controllata dal governo di Bengazi.

É in corso una lotta di potere interna per il controllo della Banca Centrale della Libia, riconosciuta a livello internazionale: Khalifa Belqasim Haftar, capo del governo di Bengazi non riconosciuto ufficialmente, vorrebbe installare un suo uomo al vertice della Banca e per questo sta tentando di ricattare il governo di legittimo di Tripoli.
Le ultime notizie riportano la riattivazione della produzione di 120 mila barili/giorno da parte della Arabian Gulf Oil Company.

OPEC+ pronta a rimuovere parte dei tagli

Altro elemento di debolezza del greggio sono le indiscrezioni raccolte da Reuters secondo cui l'OPEC+ sta pianificando di procedere con gli incrementi di produzione già programmati a partire da ottobre.

Si parla di un aumento di circa 180 mila barili/giorno, il primo passo della progressiva rimozione dei tagli alla produzione attualmente in vigore per complessivi 2,2 milioni di barili/giorno. Le altre riduzioni in essere dovrebbero invece restare in vigore fino alla fine del prossimo anno.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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