Utility in grande spolvero a Piazza Affari ecco i motivi.

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 28/05/2024 12:36

Utility in grande spolvero a Piazza Affari ecco i motivi.

I dati più recenti sulla domanda di elettricità in Italia rivelano un incremento significativo nell'uso di fonti energetiche rinnovabili, che hanno coperto il 51,2% della domanda ad aprile, rispetto al 36% registrato nello stesso periodo del 2023. Questa crescita è dovuta soprattutto all'espansione dell'energia idroelettrica, che ha registrato un aumento del 197,5%, e a una buona performance del fotovoltaico (+19,5%). 

Questi risultati hanno rivolto l'attenzione delle utility quotate a Piazza Affari verso quelle società in cui la produzione di energia idroelettrica contribuisce in modo significativo ai conti. Tra le fonti rinnovabili, l'eolico ha registrato una performance meno brillante, con un calo del 3,4% su base annua. 

Gli analisti di Websim ritengono che i dati condivisi da Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, siano molto positivi per i produttori di energia idroelettrica, citando tra questi A2A, Iren ed Enel. Websim ha inoltre ricordato di avere un giudizio “interessante” su A2A con un prezzo obiettivo a 2,3 euro. 

Nel mese di maggio, A2A ha toccato i massimi in Borsa e ha annunciato l'installazione dell'impianto solare più grande d'Italia, con una potenza di 18 MWp, posizionandosi al secondo posto in Europa dopo un sito tedesco. A2A ha coperto i padiglioni di Fiera Milano a Rho-Pero con pannelli fotovoltaici, e ha annunciato l'intenzione di realizzare un impianto simile in collaborazione con Hitachi. 

La ripresa dell'energia idroelettrica ha permesso ad A2A di produrre più energia da fonti rinnovabili che da centrali a gas già nel primo trimestre. L'ad Renato Mazzoncini ha sottolineato come, grazie alle piogge del 2024, l'energia idroelettrica sia tornata a livelli normali e costituisca una parte significativa delle rinnovabili in Italia. 

Sul fronte degli analisti, Equita ha confermato un giudizio neutrale su A2A con target price a 2,15 euro, citando l'incertezza legata ai prezzi dell'energia, nonostante l'attuale miglioramento. Dopo i risultati trimestrali, gli esperti di Intesa Sanpaolo e Banca Akros hanno alzato il prezzo obiettivo su A2A. 

Altre società, come Iren, sono state giudicate in modo positivo dai vari analisti in seguito alla pubblicazione dei risultati del primo trimestre. Websim ha ribadito un giudizio “interessante” e un prezzo obiettivo a 2,2 euro su Iren, sottolineando che i risultati sono in linea con le attese e che la guidance per l'intero 2024 è stata migliorata. 

Intesa Sanpaolo, invece, ha ridotto la raccomandazione su Iren da “buy” a “hold”, abbassando il prezzo obiettivo da 2,6 a 2,1 euro, a causa delle "indicazioni deludenti dalla conference call sui conti del primo trimestre 2024". Equita ha confermato una visione positiva su Iren, in attesa del piano industriale che sarà presentato a fine giugno, mantenendo il rating “buy” con target price di 2,50 euro.

(Redazione)

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