USA: rendimenti in rialzo, mutui sui minimi dal '95

25/10/2023 18:33

USA: rendimenti in rialzo, mutui sui minimi dal '95

Rendimenti sui massimi da oltre 16 anni

Rendimenti in accelerazione, in special modo negli USA. A inizio settimana quelli dei Treasury a 10 e 30 anni hanno toccato nuovi massimi dall'estate 2007, ovvero da prima della crisi dei mutui subprime e dalla conseguente recessione.
É uno degli effetti della guerra senza quartiere scatenata l'anno scorso dalla Federal Reserve contro l'inflazione. L'aumento dei tassi ufficiali a breve si è riverberato su tutta la curva portando i rendimenti a 10 e 30 anni oltre il 5%, ovvero su livelli abbandonati oltre 16 anni fa.

L'impatto sul settore costruzioni

L'aumento dei rendimenti a lungo termine non è però una buona notizia per il settore delle costruzioni.

Quest'ultimo rappresenta circa il 4% del PIL americano (dati St. Louis Fed), impiega circa 8 milioni di addetti e nel primo trimestre contava circa 919 mila cantieri aperti e crea ogni anno nuove strutture del valore di circa 2100 miliardi di dollari (dati The Construction Association).

Il rally dei rendimenti si trasferisce sui tassi dei mutui

La crescita dei rendimenti si trasferisce infatti sui tassi dei mutui a 30 anni.

Secondo quanto riferito dalla Mortgage Bankers Association (MBA) nella scorsa settimana i mutui a tasso fisso a 30 anni hanno raggiunto il 7,9% il massimo da settembre 2000 ovvero da oltre 23 anni. La corsa dei tassi sui mutui ha inevitabilmente ridotto a più miti consigli molti di coloro che erano intenzionati ad accenderne uno per comprare casa.
Anche qui i dati della MBA confermano l'ipotesi: l'indice delle richieste di mutui due settimane fa è sceso a 166,9 punti, il minimo da maggio 1995, oltre 28 anni fa.

Gli effetti sul mercato immobiliare

Queste dinamiche non stanno impattando in modo significativo sul mercato immobiliare del nuovo: i dati sulle vendite di abitazioni nuove usciti oggi indicano per settembre 759 mila unità (dato annualizzato), più o meno sui livelli di inizio 2022, quindi prima del rally dei tassi.

Storia completamente diversa per il mercato delle abitazioni esistenti: a settembre le vendite sono scese s 3,96 milioni di unità, livello più basso da giugno 2020 (3,91 milioni), quando però si era nel pieno dell'emergenza Covid, e poco sopra il minimo dell'intera serie storica a 3,83 milioni (agosto 2010).

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

Le informazioni contenute in questo sito non costituiscono consigli né offerte di servizi di investimento. Leggi il Disclaimer »

Google News Siamo su Google News!

Rimani sempre aggiornato, clicca sul link qui sotto, e nella pagina che si apre non dimenticarti di cliccare il bottone "Segui".

Traderlink Google News »