Secondo un recente rapporto di Challenger, Gray & Christmas, il gennaio appena trascorso ha visto uno dei più alti tassi di licenziamenti negli ultimi quindici anni. Più di 82.000 persone, soprattutto nei settori tecnologico e finanziario, hanno perso il proprio impiego.
I dati e e settori maggiormente colpiti
Il rapporto evidenzia che, lo scorso mese, 82.307 persone sono state licenziate da datori di lavoro statunitensi. Le ragioni principali dei licenziamenti sono state la ristrutturazione aziendale, le condizioni di mercato e la riduzione dei costi. A eccezione di gennaio 2023, quando si sono verificati circa 102.900 licenziamenti, il totale di gennaio 2022 rappresenta il numero più alto di licenziamenti dal gennaio 2009, quando 241.749 persone hanno perso il proprio lavoro.
Il settore finanziario ha registrato il numero più alto di licenziamenti a gennaio (23.238), seguito dal settore tecnologico (15.806), dall'industria alimentare (6.656) e dal settore del commercio al dettaglio (5.364).
Le assunzioni sono un altro aspetto da considerare. Secondo il rapporto, i datori di lavoro statunitensi avevano intenzione di assumere solamente 5.376 lavoratori a gennaio, un netto calo rispetto al gennaio 2023, quando le aziende avevano pianificato di assumere 32.764 persone.
A fine gennaio, 224.000 statunitensi, il numero più alto in quasi tre mesi, hanno presentato domanda di disoccupazione. Questo numero, tuttavia, è inferiore rispetto allo stesso periodo del 2022 (233.000) e del 2021 (803.000).
Tasso disoccupazione
Nonostante gli alti tassi di licenziamenti, il tasso di disoccupazione rimane basso, ben al di sotto dei livelli registrati all'inizio della pandemia nel 2020 oppure durante la crisi finanziaria di 15 anni fa. Secondo l'ultimo rapporto sull'occupazione, a dicembre la disoccupazione era al 3,7%, lo stesso tasso di novembre e inferiore alle stime del 3,8%. La Federal Reserve prevede che il tasso di disoccupazione raggiungerà una media del 4,1% entro la fine del 2024.
L'incremento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, effettuato nell'ultimo anno per cercare di mantenere l'inflazione sotto controllo, ha contribuito al rallentamento generale dell'economia. I tassi di interesse elevati sono solitamente associati ad un aumento del tasso di disoccupazione, ma la disoccupazione attuale rimane entro i limiti storici.
Aziende che annunciano licenziamenti
Gennaio è stato un mese di numerosi annunci di tagli di posti di lavoro da parte delle aziende. PayPal ha annunciato l'intenzione di tagliare 2.500 posti di lavoro nei prossimi 12 mesi, Microsoft ha annunciato tagli per 1.900 posizioni e il negozio online WayFair ha dichiarato che ridurrà di 1.650 i posti di lavoro. Amazon ha rivelato l'intenzione di tagliare "diverse centinaia" di lavoratori da Prime Video, MGM Studios e Twitch. Inoltre, la compagnia di spedizioni UPS ha annunciato 12.000 licenziamenti e American Airlines ha dichiarato che taglierà i posti di lavoro di 656 addetti all'assistenza clienti. Infine, nel settore finanziario, Citi taglierà 20.000 dipendenti e BlackRock ha annunciato che i licenziamenti avranno un impatto su circa 600 persone.
(Redazione)