Massimi dal 2016 per Unicredit
Unicredit annuncia l'avvio della seconda tranche del programma di Buy-Back 2022 e tocca i massimi dal marzo 2016. L'operazione prevede un esborso massimo di un miliardo di euro e l'inizio è previsto a partire dalla prossima settimana, ovvero subito dopo la conclusione della prima tranche (da massimi 2,3 miliardi circa) avviata il 3 aprile e ancora in corso.
Il titolo si è spinto fino a 2,0650 euro, superando i 20,05 raggiunti il 20 aprile, precedente top da oltre 7 anni.
Le parole di Orcel
Ma l'accelerazione di Unicredit ha probabilmente un'altra motivazione: in giornata l'a.d.
Andrea Orcel è infatti intervenuto alla nona edizione della CEO conference di Mediobanca in quel di Milano. Il manager ha esposto alcune considerazioni molto interessanti riguardo l'andamento degli affari del gruppo e sulle prospettive per la seconda metà del 2023 e i due anni successivi.
Secondo Orcel le tendenze del secondo trimestre sono simili a quelle del primo, chiuso con risultati in forte crescita (e ben al di sopra del consensus) e miglioramento della guidance 2023.
Ma le cose migliori dovrebbero arrivare nella seconda metà dell'attuale esercizio: ci sono segnali "più positivi di quanto non fossero in passato, anche per quanto riguarda il costo medio del rischio".
Il manager ha precisato che su questo ultimo indicatore Unicredit riuscirà a battere la guidance, mentre è stato più prudente sui costi: di solito battiamo le nostre stime (meno di 9,6 miliardi di euro), ha detto, ma non è detto che ci riusciremo date le sfide poste dall'inflazione.
La redditività complessiva sarà comunque eccellente e nel 2024 e 2025 i risultati da questo punto di vista potrebbero essere altrettanto buoni o anche migliori.
Redditività protetta dall'aumento dei tassi sui depositi
I profitti di Unicredit potrebbero essere messi sotto pressione dall'aumento dei tassi di interesse e dal conseguente incremento di quelli sui depositi.
Il gruppo, ha proseguito Orcel, sta però limitando il tasso di trasferimento dei tassi di mercato a quelli sui depositi, il cosiddetto pass through. Nel primo trimestre è stato del 22% mentre fino a due settimane fa era del 25%.
Per quanto riguarda la distribuzione degli utili agli azionisti prevista pari ad almeno 5,75 miliardi di euro (su utile netto atteso a oltre 6,5 miliardi), Orcel ha affermato che è elevata ma sostenibile in quanto coerente con la generazione organica di profitto.
Mediobanca ha confermato il giudizio outperform sulle azioni Unicredit.