Unicredit rimbalza: buone nuove dalla trimestrale e dall'intervista di Orcel

10/05/2022 17:10

Unicredit rimbalza: buone nuove dalla trimestrale e dall'intervista di Orcel

UBS sempre più positiva su Unicredit

Unicredit resta un buy per gli analisti di UBS dopo la pubblicazione dei risultati trimestrali. Anzi le prospettive migliorano: il profilo rischio/rendimento del gruppo bancario sono ora più favorevoli e, grazie al buyback, le stime sull'utile per azione negli esercizi 2022 e 2023 viene aumentato del 15-20 per cento.
Anche il target price sale e passa da 14,10 a 15,40 euro, quasi il doppio degli 8,50 cui il titolo passa di mano oggi in borsa.

Segnali di forza dai conti del primo trimestre

Nei primi tre mesi del 2022 l'utile netto è stato pari a 247 milioni di euro, in calo del 72,2% a/a e sotto i 413 del consensus.

Il risultato è stato però pesantemente condizionato da rettifiche su crediti per ben 1,3 miliardi "quasi interamente verso la Russia". Escludendo l'impatto Russia "tutte le divisioni [...] hanno superato la guidance 2022 del piano strategico “UniCredit Unlocked”". Le notizie migliori sono state quelle relative al buyback da 1,6 miliardi: l'operazione sarà avviata prima possibile.
Inoltre il management è "fiducioso di riuscire ad effettuare la restante parte per €1 miliardo, subordinata alla performance della Russia, mantenendo così intatto l’impegno alla distribuzione per €3,75 mld complessivi relativi all’esercizio 2021". Ribadita anche "l’ambizione di distribuire agli azionisti almeno €16 miliardi entro il 2024" contenuta nel piano strategico 2022-2024 presentato a dicembre.

Orcel: liberi di scegliere su M&A e Russia

Ieri l'a.d.

Andrea Orcel ha rilasciato un'intervista a MF: il manager ha confermato strategia M&A, strategia che vede Unicredit sempre pronta a prendere in considerazione opportunità, a patto che creino valore e contribuiscano ad accelerare la crescita del gruppo. Non si tratta quindi tappe obbligatorie (con l'unico scopo di recuperare quote di mercato rispetto a Intesa Sanpaolo, ndr).
Per quanto riguarda i possibili obiettivi, Banco BPM e Banca MPS, Orcel ha affermato che considera il dossier Rocca Salimbeni un capitolo chiuso. Sulla Russia il manager ha ribadito i concetti espressi durante la conference call di presentazione della trimestrale: Unicredit ha la capacità di assorbire anche l'evento più estremo, ovvero la chiusura delle attività.

Nel caso peggiore l'impatto sul capitale sarebbe di -128bps di cui il 70% già contabilizzato nel primo trimestre. Il gruppo è quindi nelle condizioni di scegliere tra le possibili opzioni per gli asset russi senza ulteriori impatti a capitale.

Fonte: FTA Online

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