Webuild ha subito una flessione significativa nel suo titolo a Piazza Affari, a seguito della decisione di Unicredit di liquidare la propria quota nell'impresa di costruzioni. Gli analisti del settore finanziario riportano una perdita del 7,7% nel titolo dell'azienda, ora quotato a 2,23 euro per azione. Questa svalutazione è avvenuta dopo che Unicredit ha venduto la sua partecipazione utilizzando l'accelerated book building, portando ad un decremento dello 0,3% nel suo listino principale.
Unicredit ha venduto 50,9 milioni di azioni di Webuild, detenute dal 2019, ad un prezzo di 2,2 euro per azione, con uno sconto dell'8,9% rispetto alla quotazione del giorno precedente, fissata a 2,416 euro. Il valore totale della vendita ammonta a 112 milioni di euro.
Nonostante la vendita di Unicredit, il titolo di Webuild ha registrato una crescita del 31,5% negli ultimi tre mesi. Gli analisti di Equita hanno espresso un giudizio positivo con un rating 'Buy' e un target price di 3 euro per azione. Intermonte, invece, ha confermato il suo target price a 3,30 euro per azione.
La società Webuild è attualmente sostenuta da Salini, che detiene il 39,7% delle azioni, e Cdp Equity con una quota del 16,5%, legate da un accordo parasociale rinnovato fino a febbraio 2027. Tra gli altri azionisti di rilievo figura Intesa Sanpaolo, che possiede 47 milioni di azioni, pari al 4,6% del capitale sociale dell'azienda.
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(Redazione)