Unicredit ha concluso i primi nove mesi del 2023 con un profitto di 6,7 miliardi di euro. Il terzo trimestre si è concluso con un profitto superiore a 2,3 miliardi di euro, che ha superato le previsioni degli analisti di 1,9 miliardi di euro. Questo rappresenta l'undicesimo mese di crescita per la banca. Nello stesso periodo, i ricavi sono aumentati del 23,7% grazie a un margine di interesse di 3,6 miliardi di euro e commissioni diversificate di 1,8 miliardi di euro.
La banca, guidata dall'amministratore delegato Andrea Orcel, ha deciso di contribuire con 1,1 miliardi di euro all'imposta straordinaria sulle banche del 2024, destinandoli a riserve proprie non distribuibili. Questo è indicato nella nota sui conti del terzo trimestre.
La normativa recentemente rivista consente alle banche di scegliere di non pagare l'imposta, a condizione che destinino una somma pari a 2,5 volte il valore dell'imposta al rafforzamento del proprio patrimonio. Inoltre, il limite massimo dell'imposta è stato modificato, passando dallo 0,1% del totale dell'attivo allo "0,26% dell'importo complessivo dell'esposizione al rischio su base individuale", escludendo i titoli di Stato. Di conseguenza, Unicredit non pagherà l'imposta sugli extraprofitti delle banche, ma destinerà 1,1 miliardi di euro a riserve non distribuibili.
Per quanto riguarda le prospettive finanziarie, la banca ha migliorato le sue previsioni per il 2023, portando il "Nii" (net interest income, ovvero il margine di interesse) a almeno 13,7 miliardi di euro, che si traduce in ricavi netti superiori a 22,2 miliardi di euro. L'obiettivo di utili netti rimane uguale o superiore a 7,25 miliardi di euro. La banca ha inoltre confermato l'obiettivo di mantenere la redditività del 2024 al livello o superiore a quella del 2023 e di distribuire agli azionisti almeno 6,5 miliardi di euro.
Il CEO Orcel, durante la presentazione dei risultati del trimestre, ha sottolineato l'importanza di investire nelle "fabbriche di prodotto", nelle persone e nella tecnologia per garantire risultati futuri solidi. Ha espresso ottimismo per il futuro di Unicredit, sottolineando che i fondamentali della banca sono più forti che mai. Uno degli aspetti più importanti del successo di Unicredit è l'elevata qualità degli attivi e la fiducia dei 15 milioni di clienti. Orcel ha elogiato i risultati ottenuti grazie alla trasformazione industriale e culturale di Unicredit, che è passata da essere un insieme eterogeneo di tredici istituzioni a essere un unico gruppo che lavora in armonia. Ha affermato che la prossima fase di trasformazione consentirà di rafforzare ulteriormente le capacità della banca e di ottenere risultati finanziari ancora più solidi.
(Redazione)