UE punta il dito su Meta per violazione il Digital Market Act

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 02/07/2024 09:56

UE punta il dito su Meta per violazione il Digital Market Act

La Commissione Europea si prepara a puntare il dito contro Meta, dopo aver già fatto lo stesso con Apple e Microsoft, per presunta violazione del Digital Market Act (Dma). Questo regolamento è stato introdotto a marzo con l'intento di proteggere la concorrenza nelle piattaforme digitali e contenere la predominanza delle big tech. Le accuse rivolte a Meta, precedentemente conosciuta come Facebook, saranno rese pubbliche nei prossimi giorni quando la Commissione, che svolge anche funzioni antitrust, rilascerà le sue osservazioni preliminari. 

Margrethe Vestager, Commissaria alla Concorrenza, ha posto sotto scrutinio il modello di Meta noto come "pay or consent". Questa funzione, introdotta a novembre 2023, pone gli utenti di Facebook e Instagram di fronte a una decisione: pagare per utilizzare i social network senza pubblicità, oppure dare il consenso al trattamento dei dati personali per poterli usare gratuitamente, ma con la presenza di inserzioni personalizzate. Secondo la Commissione Europea, questa potrebbe essere considerata una falsa scelta, poiché nasconde l'obbligo di acconsentire al tracciamento dei dati personali a scopo pubblicitario. 

In base a quanto riferito da alcune fonti al Financial Times, la Commissione chiederà a Meta di presentare un' "offerta equivalente" ai consumatori. Le disposizioni del Dma obbligano le big tech a ottenere il consenso degli utenti quando intendono combinare o utilizzare i loro dati personali attraverso diversi servizi della stessa piattaforma. Questa è stata la conclusione raggiunta dall'Ue a marzo, prima di avviare l'indagine contro Meta e altre aziende tecnologiche di grandi dimensioni. 

Zuckerberg respinge le accuse

Nel frattempo, la società guidata da Mark Zuckerberg ha respinto le accuse. Un portavoce ha dichiarato che "il modello di abbonamento senza pubblicità è in linea con le indicazioni della più alta corte europea ed è conforme al Dma. Siamo aperti a un dialogo costruttivo con la Commissione per risolvere questa indagine". Se le accuse fossero confermate, Meta potrebbe dover affrontare una multa che raggiunge fino al 10% del suo fatturato globale annuo. 

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(Redazione)

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