UE nuovi dazi su auto elettriche dalla Cina: Pechino minaccia ritorsioni

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 12/06/2024 16:40

UE nuovi dazi su auto elettriche dalla Cina: Pechino minaccia ritorsioni

L'Unione Europea sta pianificando di istituire tariffe elevate su veicoli elettrici importati dalla Cina, con tassi che possono raggiungere fino al 48%. Il provvedimento, annunciato dalla Commissione UE, si aggiunge alla tariffa già esistente del 10% e mira a garantire una competizione equa tra produttori occidentali e cinesi. Secondo Bruxelles, i costruttori cinesi avrebbero ricevuto sussidi governativi "iniqui" che alterano la competizione. Il governo cinese ha reagito prontamente, esortando l'UE a ripensare le sue decisioni. 

I gruppi auto soggetti ai dazi

Il gruppo Saic, produttore cinese di auto, sarà particolarmente colpito da queste nuove tariffe, con le sue importazioni di auto elettriche soggette a una tariffa fino al 48%. Altre compagnie come Geely, Byd e Tesla che producono in Cina dovranno pagare un dazio extra medio del 21% se hanno collaborato con l'indagine della Commissione UE, e del 38% in caso contrario. 

Paesi che non aderiscono alle sanzioni

La decisione della Commissione UE entrerà in vigore dopo il 4 luglio, ma la sua attuazione provvisoria dovrà essere confermata dai governi degli stati membri. Germania, Ungheria e altri paesi dell'Europa centro-orientale si sono espressi contro, temendo possibili ritorsioni da parte di Pechino. La Francia e la Spagna, invece, sono a favore delle tariffe, volendo proteggere l'industria automobilistica nazionale e incentivare le case automobilistiche cinesi a stabilire fabbriche in Europa. La posizione del governo italiano non è ancora chiara. 

Le esportazioni di auto a batteria dalla Cina all'Europa sono aumentate esponenzialmente negli ultimi quattro anni. Questo aumento è dovuto in parte alla delocalizzazione di parte della produzione da parte di case automobilistiche occidentali in Cina. Tuttavia, nel corso dell'ultimo anno, la quota di mercato dei veicoli elettrici cinesi in UE è quadruplicata. 

La risposta della Cina

La Cina ha risposto duramente all'annuncio dell'UE, accusandola di ignorare i fatti e le regole del commercio internazionale. Secondo il Ministero del Commercio cinese, le conclusioni dell'UE sono "prive di fondamento fattuale e giuridico". La Cina sottolinea che la sua posizione nel settore dei veicoli elettrici è il risultato di una competizione aperta. La Cina ha affermato che continuerà a monitorare attentamente l'evoluzione della situazione e adotterà tutte le misure necessarie per proteggere i diritti e gli interessi delle sue aziende.

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(Redazione)

 

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