UE adotta regolamento per proteggersi da pressioni economiche esterne

Il Consiglio dell'Unione Europea ha recentemente approvato un regolamento volto a tutelare l'Unione da possibili coercizioni economiche da parte di paesi terzi. Nonostante il provvedimento non sia espressamente diretto alla Cina, è indubbio che le tensioni con il gigante asiatico siano al centro dell'attenzione dell'UE. 

L'adozione di tale strumento rappresenta un ulteriore passo avanti nel consolidamento delle difese europee dall'influenza e dalle pressioni esterne. La nuova normativa, nota come Strumento Anti-Coercizione, avrà il compito di fungere da deterrente nei confronti di quei paesi esterni che puntano a destabilizzare l'Unione o i suoi Stati membri. L'obiettivo principale è utilizzare tale strumento per ridurre le tensioni, spronando la sospensione delle misure coercitive in ambito commerciale e negli investimenti, attraverso un costruttivo dialogo internazionale. 

Tuttavia, nel caso in cui il dialogo non dovesse portare ai risultati sperati, l'UE avrebbe la possibilità, come ultima spiaggia, di adottare una serie di contromisure. Queste potrebbero tradursi nell'applicazione di restrizioni commerciali, sotto diverse forme. Ad esempio, potrebbe essere previsto un aumento dei dazi doganali, l'introduzione di licenze di importazione o esportazione, l'applicazione di limitazioni agli scambi di servizi, o restrizioni all'accesso agli investimenti diretti esteri o agli appalti pubblici. Queste misure rappresenterebbero un forte segnale di fermezza da parte dell'UE, pronta a difendere i propri interessi economici e politici.

(Redazione)