Turchia: il ventennio di Erdogan è arrivato al capolinea?

11/05/2023 17:57

Turchia: il ventennio di Erdogan è arrivato al capolinea?

Votazioni in Turchia, Erdogan in svantaggio

Domenica prossima in Turchia si terranno le votazioni politiche. In base agli ultimi sondaggi potrebbe trattarsi di un momento storico, ovvero la fine del ventennale dominio dell'attuale presidente Tayyip Erdogan.

Fino a pochi giorni fa Kemal Kilicdaroglu, il candidato della coalizione di opposizione, era dato in vantaggio ma non abbastanza da aggiudicarsi la partita al primo turno.

L'indagine condotta dalla società specializzata Konda dava infatti Erdogan al 43,7% e lo sfidante al 49,3%.

Il ritiro di Ince

Stamattina c'è però stato un colpo di scena: Muharrem Ince, leader del Partito della Patria e sfidante di Erdogan nelle votazioni del 2018 (dove prese il 30% dei voti contro i 53% del presidente uscente), ha annunciato il suo ritiro dalla competizione a causa di una campagna diffamatoria contro di lui: si parla della minaccia di pubblicazione di un video hard.

Ince era accreditato dai sondaggi di consensi pari a circa il 2% e secondo Bekir Agirdir, manager di Konda sentito da Reuters, coloro che avrebbero votato per Ince probabilmente sceglieranno Kilicdaroglu nell'urna, permettendogli di salire al 51% e aggiudicarsi la partita al primo turno, evitando un rischioso ballottaggio con Erdogan.

Lo scatto della Borsa di Istanbul

La possibilità che l'attuale presidente venga spodestato dopo 20 anni al potere (come primo ministro dal 2003 al 2014 e quindi come presidente) ha immediatamente fatto scattare gli acquisti alla Borsa di Istanbul: l'indice BIST 100 ha chiuso a +8%.

Gli investitori guardano infatti con estremo favore alla fine della politica economica decisamente poco ortodossa di Erdogan.

Le politiche economiche poco ortodosse di Erdogan

L'attuale presidente ha infatti influenzato la banca centrale al fine favorire l'erogazione del credito sia tramite misure fiscali sia con l'abbassamento del tasso di interesse.
Queste politiche hanno sostenuto il PIL ma provocando un boom dell'inflazione: ad aprile si è attestata al 43,7%. L'altra conseguenza è stata una fuga dei capitali in cerca di un rifugio sicura dal deprezzamento del potere di acquisto della lira turca.

Rischio recessione in caso di vittoria dell'opposizione

In caso di vittoria di Kilicdaroglu la politica economica diverrebbe più ortodossa con un quasi sicuro incremento dei tassi di interesse ufficiali dall'8,5% attuale ad almeno il 30%, il che innescherebbe una più che probabile recessione nell'immediato: questo metterebbe a dura prova la tenuta della coalizione creando le premesse per possibili elezioni anticipate ed eventualmente per il ritorno in sella di Erdogan.

D'altro canto però l'estromissione di un leader antidemocratico e l'adozione di politiche in linea con i canoni favorirebbe il ritorno dei capitali con effetti benefici sull'economia nel medio-lungo periodo.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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