Dopo una giornata altalenante per Wall Street, che ha visto un calo dello 0,25% solo per il Dow Jones Industrial Average, i mercati asiatici hanno aperto in modo misto, confermando comunque un trend positivo. A influenzare l'indice Blue Chip Usa è stato soprattutto il crollo del 11,03% di 3M, dopo che la società del Minnesota aveva fornito una previsione deludente per il 2024.
Tuttavia, c'è ottimismo per i dati sulla bilancia commerciale del Giappone. A dicembre, le esportazioni dal paese sono aumentate del 9,8% su base annua, rispetto al calo dello 0,2% di novembre e al rialzo del 9,1% previsto dagli analisti di Reuters. Le importazioni, invece, sono diminuite del 6,8% su base annua, rispetto alla precedente diminuzione dell'11,9% e alla previsione di una flessione del 5,3%.
Ciò ha portato ad un surplus della bilancia commerciale di 62,1 miliardi di yen (387 milioni di euro), rispetto al deficit di 780,4 miliardi (4,86 miliardi di euro) registrato a novembre. Questo dato è migliore delle aspettative degli analisti, che prevedevano un deficit di 122,1 miliardi (760 milioni di euro). Nel complesso, il clima nella regione appare positivo, come confermato dall'aumento dello 0,50% dell'indice Msci Asia-Pacific, escludendo il Giappone.
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