I mercati asiatici mostrano cautela questa mattina, a seguito dell'incremento di ieri a Wall Street. Gli operatori del settore stanno aspettando con ansia i dati importanti sull'inflazione sia degli Stati Uniti che della Cina, che saranno rilasciati nel corso della settimana.
Si prevede una pausa nell'aumento dei tassi negli Stati Uniti, ma le recenti dichiarazioni di Michelle Bowman, membro della Federal Reserve, riguardo all'obiettivo di inflazione del 2% e del presidente della Federal Reserve di New York, John Williams, suggeriscono che la politica di restrizione della stessa potrebbe non fermarsi per ora.
A Tokyo, l'indice Nikkei ha registrato un aumento dello 0,38%, salendo a 32,377.29 punti. Anche l'indice Topix ha visto un guadagno dello 0,34%.
Sul fronte macroeconomico, l'Ufficio di Statistica giapponese ha rivelato questa mattina che i consumi sono diminuiti del 4,2% su base annua a giugno, un dato peggiore rispetto alla previsione degli analisti di -4,1% e segue il -4% del mese precedente. Questo rappresenta il quinto mese consecutivo di calo.
Il Ministero della Salute, del Lavoro e del Welfare giapponese ha annunciato che a giugno il reddito medio in Giappone è aumentato del 2,3% su base annua, superando le previsioni degli analisti pari a +1,6%. Tuttavia, questo dato è in calo rispetto al +2,9% del mese precedente. L'indagine EcoWatchers ha mostrato una crescita nel settore dei servizi a luglio, con un aumento a 54,4 punti rispetto ai 53,6 punti del mese precedente. L'indice sull'outlook economico è salito dell'1,3%, toccando il massimo degli ultimi quattro mesi a 54,1 punti.
Il Ministero delle Finanze ha reso noto che a giugno, l'avanzo della bilancia commerciale giapponese è stato di 1,508.8 miliardi di yen, rispetto ai 497.9 dello stesso mese dell'anno precedente. Questo dato è migliore rispetto alle previsioni degli analisti e rappresenta il quinto aumento consecutivo quest'anno.
In Cina, la bilancia commerciale ha registrato un avanzo di 80,6 miliardi di dollari a luglio, superando le previsioni di un avanzo di 70,6 miliardi di dollari e un avanzo a giugno di 70,62 miliardi di dollari. Nel periodo, le esportazioni sono diminuite del 14,5% su base annua (rispetto a una previsione del -12,5%) e le importazioni del 12,4% (-5%). Questo rappresenta il peggior rallentamento dallo scoppio della pandemia di Covid-19.
Gli indici azionari cinesi sono in calo, con il FTSE China che perde lo 0,16%, Shanghai che arretra dello 0,25% e Shenzhen dello 0,35%. Ad Hong Kong, l'indice Hang Seng ha registrato un pesante -1,94%. Anche a Seoul, l'indice Kospi ha chiuso in rosso con un -0,26%.
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