Nei giorni scorsi è stato comunicato il calendario Mef delle Aste dei titoli di stato relative al prossimo 2025. Si va verso il collocamento di nuove soluzioni tra cui Btp, Bot e anche i Btp Italia.
In quest’ultimo caso si tratta di un gradito ritorno dopo lo stop di questo anno. Il suo ritorno nel 2025 rappresenta un'opportunità per i risparmiatori di diversificare il proprio portafoglio, beneficiando di un rendimento legato all'andamento dei prezzi al consumo.
Scopriamo allora tutto quello che c’è da sapere in merito. Prima però vi lasciamo al video YouTube di Paolo Coletti che ci illustra i Btp Italia.
Titoli di Stato, ritorna il Btp Italia: ecco le novità delle emissioni 2025
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha annunciato il calendario del 2025 relative alle aste dei titoli di stato del 2025.
Nuove emissioni che interessano BOT (Buoni Ordinari del Tesoro) e BTP (Buoni del Tesoro Poliennali), ma anche altri strumenti che attirano investitori istituzionali e retail, sia nel breve che a media lunga scadenza.
Ma c’è anche un gradito ritorno: si tratta dei Btp Italia. Nel 2024, il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) ha deciso di non emettere nuovi BTP Italia, preferendo altre tipologie di titoli di Stato per soddisfare le esigenze di finanziamento.
Il Mef ha definito le linee guida per la gestione del debito pubblico nel 2025. Nel documento programmatico, che delinea le principali strategie di emissione e gestione per l’anno prossimo, emerge il possibile ritorno del BTP Italia tra le emissioni destinate agli investitori retail.
Per il 2025, il MEF prevede di ridurre le emissioni lorde complessive di titoli a medio-lungo termine, stimandole tra 330 e 350 miliardi di euro, inferiori ai quasi 361 miliardi del 2024.
Questa decisione è influenzata anche dalla scadenza di un BTP Italia per un valore di circa 18,5 miliardi di euro.
In questo contesto, dunque è previsto il ritorno del BTP Italia, con una o più emissioni destinate agli investitori retail. Il BTP Italia, infatti è un titolo indicizzato all'inflazione italiana, progettato per proteggere il potere d'acquisto degli investitori.
Particolare attenzione sarà rivolta anche alle emissioni di BTP Green, in linea con il crescente impegno del Paese verso la transizione ecologica ed energetica.
Ciò risponde sia agli sforzi nazionali per accelerare la sostenibilità ambientale, sia all’evoluzione normativa che incentiva gli investimenti in progetti mirati alla realizzazione di tali obiettivi.
Titoli di Stato, cosa sono i Btp Italia
BTP Italia sono una tipologia di titoli di Stato italiani progettati per offrire una protezione contro l'inflazione e rendimenti interessanti per i risparmiatori.
Questi strumenti finanziari, emessi dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), rappresentano una soluzione particolarmente vantaggiosa per chi desidera un investimento sicuro e legato all'andamento del costo della vita in Italia.
I BTP Italia sono legati all’indice FOI (Famiglie Operai e Impiegati), che misura l’inflazione in Italia. Questo meccanismo consente di proteggere il potere d’acquisto degli investitori, garantendo che il rendimento cresca in linea con l'aumento dei prezzi.
Le emissioni possono avere scadenze diverse, solitamente comprese tra 4 e 8 anni, offrendo flessibilità in base agli obiettivi di investimento.
Inoltre prevedono il pagamento di cedole ogni sei mesi, calcolate sul capitale rivalutato in base all'inflazione. Questo garantisce una rendita regolare agli investitori.
E poi non meno importante è il Bonus fedeltà: chi mantiene il titolo fino alla scadenza può beneficiare di un premio aggiuntivo, il cosiddetto "bonus fedeltà", che varia a seconda dell’emissione.
A chi sono destinati
I BTP Italia sono pensati principalmente per i risparmiatori retail alla ricerca di un investimento sicuro, ma anche per gli investitori interessati a proteggersi dall'inflazione e per chi desidera una rendita periodica tramite le cedole.
Questi possono essere acquistati durante il loro collocamento e sono disponibili per un periodo limitato tramite le banche, gli uffici postali e le piattaforme di trading online ma anche sul mercato secondario
Dopo l’emissione, possono essere negoziati sul mercato MOT di Borsa Italiana.