Titoli di Stato, aste aprile 2025 modificate: cancellata l’emissione dei BTP€i e novità sui BTP sindacati

Benna Cicala Benna Cicala - 22/04/2025 07:45

Titoli di Stato, aste aprile 2025 modificate: cancellata l’emissione dei BTP€i e novità sui BTP sindacati

Il calendario delle aste di Titoli di Stato di aprile 2025 cambia volto. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha annunciato due nuove emissioni tramite collocamento sindacato, determinando di fatto la cancellazione dell’asta BTP€i prevista per il 24 aprile. Una mossa che ha acceso l’interesse degli investitori istituzionali ma che, allo stesso tempo, lascia l’amaro in bocca ai risparmiatori retail.

Scopriamo insieme tutte le novità.

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Titoli di stato, arrivano due nuovi BTP sindacati: ecco cosa sappiamo

Nel dettaglio, le nuove emissioni che andranno a sostituire l’asta del 24 aprile 2025 riguardano due BTP in collocamento sindacato: un nuovo BTP a 7 anni con scadenza 15 luglio 2032, e un BTP€i a 30 anni con scadenza 15 maggio 2056.

Il primo, il settennale, era già stato annunciato come uno dei due titoli principali nel programma di emissione del secondo trimestre. Tuttavia, la sorpresa sta nel metodo scelto: invece di un debutto tramite asta, il MEF ha optato per la strada del sindacato, tagliando fuori i piccoli investitori italiani.

Anche il BTP€i trentennale rientra in questa doppia tranche: un collocamento mirato a soddisfare la domanda internazionale di strumenti a lungo termine indicizzati all'inflazione europea. Entrambi i titoli avranno un valore complessivo che non dovrebbe superare i 3 miliardi di euro, in linea con quanto previsto dalle linee guida del Tesoro.

I codici ISIN non sono ancora stati comunicati, ma il collocamento dovrebbe avvenire entro pochi giorni dall'annuncio ufficiale, come da prassi in queste operazioni.

Titoli di stato, asta BTP€i del 24 aprile cancellata: cosa cambia per gli investitori

La cancellazione dell’asta BTP€i del 24 aprile 2025 rappresenta il punto chiave della revisione del calendario. Il MEF ha deciso di non procedere con il tradizionale collocamento tramite asta pubblica, poiché sarebbe stato ridondante dopo l’emissione sindacata del trentennale indicizzato.

Questa modifica ha un impatto concreto anche sulla seconda asta BOT del mese, prevista sempre per il 24 aprile e dedicata ai titoli a sei mesi. Al momento, l’emissione del BOT è confermata, ma l’assenza dell’accoppiata con i BTP€i rende la giornata molto meno interessante per i retail.

L’esclusione del pubblico retail si deve alla natura stessa del collocamento sindacato, rivolto esclusivamente al mercato istituzionale e gestito da un pool di banche d’investimento europee.

Il cambiamento si inserisce in un contesto di crescente strategia del Tesoro italiano, che sempre più spesso opta per forme di collocamento mirate, al di fuori delle classiche aste.

Curiosità delle prossime aste

Curiosamente, il calendario originario di aprile non prevedeva la consueta combinazione tra emissioni Short Term e titoli indicizzati. Un’anomalia che oggi si chiarisce con la scelta del collocamento sindacato. E con la festa della Liberazione del 25 aprile alle porte, i tempi tecnici per l’asta dei BOT si fanno ancora più stretti.

Intanto, i riflettori restano puntati sul MEF e sul comportamento del mercato alla luce delle prossime mosse, che potrebbero influenzare la strategia per i mesi successivi.

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