Tim guida il mercato con un aumento del 5,75%, Piazza Affari chiude senza variazioni.

20/12/2023 17:37

Tim guida il mercato con un aumento del 5,75%, Piazza Affari chiude senza variazioni.
Le borse europee hanno chiuso la seduta in modo incerto, mentre Wall Street ha registrato poca volatilità. In particolare, il Ftse Mib di Piazza Affari è rimasto pressoché invariato a 30.361 punti (-0,01%).
Tra le azioni in rialzo su Piazza Affari, si segnala Telecom Italia (+5,75%), dopo l'annuncio che il fondo F2i sarebbe pronto a costituire un veicolo con KKR per investire circa 1 miliardo di euro nella rete fissa di Tim. Cresce anche Iveco (+1,4%) e Inwit (+1,3%), mentre perdono terreno A2a (-1,5%), Banco Bpm (-1,45%) e Bper (-1,2%).

Wall Street ha continuato in modo cauto, dopo i dati macroeconomici che hanno mostrato un miglioramento della fiducia dei consumatori a dicembre e un recupero nelle vendite di case di proprietà. Tuttavia, il colosso delle spedizioni FedEx ha registrato profitti al di sotto delle aspettative, con conseguente calo in borsa. Gli operatori sono ora in attesa dei dati sul Pil statunitense di domani e del core Pce venerdì, la misura dell'inflazione preferita dalla Fed.
Nel Regno Unito sono stati pubblicati anche i dati sull'inflazione, che ha registrato un forte rallentamento a novembre (3,9% l'indice Cpi headline e 5,1% l'indice core). Questi dati hanno contribuito a una nuova diminuzione dei rendimenti obbligazionari, con il rendimento del Treasury decennale americano al 3,91%. Il rendimento del Bund tedesco è sceso al di sotto del 2% per la prima volta in nove mesi, mentre il rendimento del Btp italiano si attesta al 3,6%, con uno spread leggermente in aumento a 162 punti base.

Nel mercato valutario, l'euro/dollaro si è mantenuto a 1,097 e il dollaro/yen è rimasto stabile a 143,7, mentre la sterlina ha registrato un calo a 1,267 dollari a causa dell'inflazione.
Per quanto riguarda le materie prime, i prezzi del petrolio continuano a salire, con il Brent che ha superato gli 80 dollari al barile, sostenuto dai problemi nel Mar Rosso nonostante l'aumento delle scorte settimanali negli Stati Uniti.

(Redazione Traderlink)

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