Tesla alla sbarra: Autopilot sotto accusa

28/08/2023 17:51

Tesla alla sbarra: Autopilot sotto accusa

Incidenti mortali con l'Autopilot

Si avvicina il momento della verità per Tesla. A metà settembre il gruppo delle auto elettriche creato da Elon Musk affronterà la prima causa civile contenente l'accusa secondo cui il sistema Autopilot ha causato la morte di una persona.
Il sistema di guida autonoma sfrutta otto telecamere e un sistema di sensori per raccogliere una quantità di dati tale da permettere al computer di bordo di gestire la vettura in movimento. Purtroppo però ci sono stati eventi che hanno messo in dubbio la sicurezza del sistema.

Il processo che inizierà tra pochi giorni riguarda un incidente del 2019 in cui la Model 3 di Micah Lee uscì di strada a 65 miglia all'ora (circa 105 kmh) mentre percorreva un'autostrada nella zona est di Los Angeles.

L'auto ha improvvisamente sterzato schiantandosi contro una palma e incendiandosi in pochi secondi. Nella collisione Lee ha perso la vita e i due passeggeri sono rimasti gravemente feriti. Gli eredi di Lee e i passeggeri sostengono che Tesla sapeva che l'Autopilot e gli altri sistemi di sicurezza della vettura erano difettosi.

Il secondo processo è fissato per i primi di ottobre e riguarda il decesso di Stephen Banner mentre era alla guida della sua Model 3 a nord di Miami sempre nel 2019.

L'auto si infilò sotto il rimorchio di un camion che si era appena inserito sulla strada, senza che il sistema di guida autonoma facesse nulla, in base all'accusa, per impedire la collisione. Tesla ha negato la propria responsabilità in entrambi i casi imputando la colpa a errori dei conducenti e precisando che Autopilot è sicuro se chi è alla guida tiene sotto controllo la strada e ha le mani sul volante.

La linea difensiva di Tesla

E' la linea di difesa che ha permesso a Tesla di vincere una causa ad aprile per un incidente non mortale accaduto a una Model S.

In base a quanto dichiarato a Reuters dai giurati dopo la sentenza, l'assoluzione è arrivata perché questi ultimi hanno dato credito alla tesi sostenuta dalla casa automobilistica, ovvero che i conducenti erano stati avvertiti del fatto che Autopilot (a differenza di quanto il nome farebbe supporre, ndr) non è in grado di fare del tutto a meno dell'intervento umano.

Musk nel mirino dell'accusa

I prossimi due processi però riguardano casi di incidenti mortali e quindi, secondo gli esperti della materia, devono essere seguiti con attenzione.

Un esito positivo per Tesla significherebbe che la probabilità di ottenere accordi extragiudiziali economicamente più favorevoli in caso di altri incidenti mortali salirebbe notevolmente.

Ma attenzione. La linea di attacco dei legali dei ricorrenti punterà su un elemento dirompente: il fatto che Elon Musk, in qualità di leader del progetto Autopilot, era cosciente del fatto che alcuni elementi di criticità del sistema erano conosciuti nel 2016 e che nei tre anni fino agli incidenti del 2019 nulla è stato fatto per risolverli, come riportato nella testimonianza di un ex ingegnere del progetto Autopilot.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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