Terna, l'azienda italiana guidata dall'AD e DG Giuseppina Di Foggia, ha annunciato di avere superato il miliardo di euro di utili, registrando un utile netto di 1,06 miliardi di euro nel 2024, con un aumento del 19,9% rispetto all'anno precedente. Il fatturato è stato di 3,68 miliardi di euro, con un incremento del 15,5%, mentre il margine operativo lordo ha raggiunto i 2,56 miliardi di euro, con un aumento del 18,3%. Di Foggia ha sottolineato che questi risultati economici e finanziari hanno superato le previsioni, grazie ad un significativo aumento degli investimenti, con l'obiettivo di creare una rete di trasmissione più efficiente, in grado di integrare l'energia rinnovabile, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione dell'Europa e del ministero dell'Ambiente italiano.
Obiettivi del piano al rialzo
Il successo di Terna ha portato l'azienda a rivedere al rialzo gli obiettivi del piano industriale per il periodo 2024-2028, con investimenti totali di 17,7 miliardi di euro, in aumento del 7% rispetto alla stima precedente. Di Foggia ha spiegato che l'aggiornamento del piano si basa su tre principi fondamentali, ovvero un notevole aumento degli investimenti, la pianificazione territoriale e il rafforzamento del ruolo del gruppo nella sicurezza elettrica e nell'indipendenza energetica dell'Italia. Tra le priorità ci sono il rinnovamento degli impianti elettrici e il piano di sicurezza della rete, con particolare attenzione alle infrastrutture strategiche, come il collegamento Tyrrhenian Link tra Calabria e Sicilia e il nuovo elettrodotto Adriatic Link tra Abruzzo e Marche.
Il rating degli analisti
Dopo l'annuncio dell'aggiornamento del piano industriale, le agenzie di rating Moody’s e S&P Global Rating hanno confermato il rating di lungo termine di Terna, rispettivamente Baa2 e BBB+ con prospettive stabili, una posizione superiore a quella della Repubblica Italiana. Secondo una nota di Terna, l'aggiornamento del piano prevede un notevole aumento degli investimenti, che rappresentano un nuovo record per il gruppo, a conferma del ruolo sempre più centrale di Terna nella transizione energetica verso la decarbonizzazione e la riduzione della dipendenza dell'Italia dalle fonti di approvvigionamento esterne.
Breve analisi sul titolo
Confrontando la posizione delle quotazioni di Terna rispetto a due medie mobili, una di medio periodo (40 barre) ed una di lungo periodo (120 barre), si rileva che i movimenti recenti descrivono ancora una posizione a breve rialzista, in quanto il valore si trova sopra la sua media di medio periodo.
La chiusura positiva dell'ultima barra del 25 marzo, ha portato il valore sui massimi negli ultimi 10 giorni di contrattazione. Nella seduta di oggi, il titolo ha toccato un massimo a 8.210 registrato il 29 ottobre 2024.
Il titolo sembra continuare a muoversi in un canale di trend positivo, iniziato il 6 marzo 2025, da cui si registra un incremento del 6% circa.
(Redazione)