Il piano industriale 2024-2028 di Terna, presentato dall'amministratrice delegata Giuseppina Di Foggia, prevede la più grande spinta di sempre nel miglioramento della rete di trasmissione elettrica e nello sviluppo della capacità di interconnessione con l'estero. Questo sarà sostenuto da un investimento di 15,5 miliardi di euro entro il 2028. Nel complesso, il piano implica un investimento di 16,5 miliardi in cinque anni, il 65% in più rispetto al piano precedente di due anni fa, con 2,6 miliardi previsti nel 2024.
Il titolo schizza ad un soffio dagli 8 punti per azione, con un rialzo del +4.30% (quotazione delle 11:20)
Piano record
Di Foggia ha evidenziato il significato di questo piano record per Terna, sottolineando che l'80% dei lavori sono già autorizzati e che il 70% è già coperto da contratti con fornitori. Ha inoltre messo in luce la "twin transition", ovvero l'energia e la transizione digitale, che costituiranno la caratteristica distintiva dell'azione futura dell'azienda. Questa ultima richiederà un investimento di circa 2 miliardi di euro. I risultati del 2023 presentano un utile netto di gruppo di 885,4 milioni, un ebitda di 2,2 miliardi e un ebit di 1,4 miliardi.
Per quanto riguarda gli investimenti sulla rete, Terna prevede di investire 10,8 miliardi di euro per lo sviluppo della rete elettrica. Questi fondi saranno utilizzati principalmente per risolvere i problemi di congestione della rete, aumentare la capacità di trasporto tra le diverse aree di mercato, favorire l'integrazione delle fonti rinnovabili e migliorare la qualità del servizio.
Inoltre, 1,7 miliardi di euro saranno destinati al piano di sicurezza, che mira a rafforzare e potenziare le funzionalità tecnologiche e tecniche del sistema elettrico. Infine, 2,9 miliardi di euro saranno dedicati al rinnovamento e all'efficienza degli asset, principalmente per razionalizzare le infrastrutture esistenti e sostituire i componenti obsoleti.
Obiettivo
L'obiettivo è accelerare lo sviluppo dell'infrastruttura elettrica e raggiungere un valore per i beni regolati (il cosiddetto Rab) di 30,6 miliardi di euro nel 2028. Questo rappresenterebbe una crescita annua media del 8%. Alla fine del 2024, la Rab dovrebbe raggiungere i 22,5 miliardi di euro.
Per quanto riguarda le attività non regolate, si prevede che contribuiranno con circa 600 milioni di euro all'ebitda del gruppo. Terna punta a sfruttare tutte le opportunità di crescita legate alla transizione energetica, spingendo l'ulteriore avanzamento dei business dedicati all'approvvigionamento di componenti essenziali per lo sviluppo della rete come trasformatori e cavi, e dei servizi di consulenza per l'efficienza energetica.
Dividendi
Infine, per quanto riguarda i dividendi, la nuova politica prevede una crescita annua minima del dividendo per azione del 4%, con il 2023 come anno di riferimento. Per il 2024, il dividendo per azione sarà il valore più alto tra la crescita del 4% rispetto al 2023 e un payout del 75%. Qualsiasi dividendo aggiuntivo distribuito nel 2024 non influirà sui dividendi dal 2025 in poi.
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(Redazione)