Tenaris ancora debole sulla scia del prezzo del greggio
Seduta in calo mercoled per Tenaris: il titolo ha ceduto l'1,35% a 15,33 euro, i prezzi nel corso della seduta hanno oscillato tra 15,09 e 15,635 euro.
Il prezzo del greggio resta debole, il WTI ha terminato la seduta a 76,80 dollari circa, in marginale calo da ieri, dopo che l'OPEC+ ha deciso di rinviare dal 26 al 30 novembre la riunione per decidere su eventuali tagli alla produzione.
L'Opec+ rinvia la prossima riunione
Prima del rinvio della riunione dell'OPEC+, alcuni delegati anonimi hanno indicato che le recenti pressioni sui prezzi del petrolio sono state dovute a liquidazioni nei mercati future a causa di rischi geopolitici.
Altri delegati hanno attribuito le preoccupazioni di mercato pi alla politica globale che ai fondamentali domanda-offerta, menzionando sviluppi in Israele.
Il presidente dell'OPEC+, Abdulaziz bin Salman, noto per la sua preoccupazione riguardo alla presunta discrepanza tra domanda, offerta e prezzi.
Durante una riunione precedente, aveva avvertito gli speculatori di mercato.
Alcuni delegati hanno suggerito che durante la prossima riunione, l'OPEC+ potrebbe fare un annuncio per sostenere il mercato o discutere di tagli alla produzione.
Inoltre, l'alleanza prevede di discutere dei valori di riferimento per alcuni paesi, soggetti a controversie.
L'impegno dell'OPEC+ al sostegno del prezzo
Arabia Saudita, Russia e altri paesi membri dell'OPEC+ si sono impegnati a ridurre la produzione di petrolio di circa 5 milioni di barili al giorno (bpd), equivalente a circa il 5% della domanda giornaliera mondiale.
Queste riduzioni sono iniziate alla fine del 2022 e comprendono varie fasi.
In particolare, l'Arabia Saudita ha attuato una riduzione volontaria di 1 milione di bpd, mentre la Russia ha ridotto le sue esportazioni di petrolio di 300.000 bpd.
Entrambi i paesi si sono impegnati a mantenere tali tagli fino alla fine del 2023.
Tuttavia, un altro delegato ha valutato improbabile un cambiamento nella politica di produzione della coalizione, considerando l'incertezza sulle forniture provenienti da Iran e Venezuela, soggette a restrizioni e allentamento delle sanzioni petrolifere dagli Stati Uniti.
Tenaris e l'importanza della media a 100 giorni
I minimi di ieri di Tenaris, a 15,09 euro, sono appoggiati sulla media mobile esponenziale a 100 giorni, cos come quelli del 31 ottobre e quelli del 5 ottobre.
I minimi di ieri sono anche prossimi alla base del gap rialzista del 2 novembre.
Dalla tenuta di questo supporto dinamico potrebbe dipendere il destino, almeno quello a breve e medio termine, del titolo.
Se il supporto tiene i prezzi potrebbero tentare una scalata verso la resistenza a 16,10 circa, lato alto del canale discendente disegnato dal top del 6 novembre a 16,74.
Oltre area 16,10 il canale si dimostrerebbe un "flag" di continuazione (una bandiera), una semplice pausa del precedente trend rialzista che potrebbe riprendere con obiettivi anche superiori ai 16,74 euro.
Sotto area 15 invece probabile l'avvio di una correzione estesa di tutto il rialzo in atto dai minimi di giugno.
Target possibile a 14,20, area di minimi a ottobre e 50% di ritracciamento della fase ascendente.