Telecom ritraccia dopo il rally, incertezza sulle offerte per NetCo

07/03/2023 17:38

Telecom ritraccia dopo il rally, incertezza sulle offerte per NetCo

Telecom scende dai massimi da quasi un anno

Seduta negativa per Telecom Italia dopo il balzo di ieri grazie al quale il titolo ha toccato i massimi da aprile 2022. L'accelerazione della seduta precedente è arrivata dopo che nel fine settimana il gruppo telefonico ha annunciato che l'offerta del consorzio formato da CDP e Macquarie per NetCo è finalmente arrivata.
L'offerta non vincolante scade il 31 marzo, esattamente il giorno in cui Telecom attende da KKR un'offerta migliorativa rispetto a quella inviata il 1° febbraio.

Alla fine del mese quindi verrà deciso (a meno di ulteriori sviluppi tutt'altro che improbabili) il destino della rete fissa e dell'intero gruppo Telecom, che in caso di cessione dell'asset resterà in possesso della sola ServiceCo (le attività commerciali con PA, aziende e i consumatori) e con un indebitamento decisamente inferiore ai 20 miliardi di euro di fine 2022.

Ridda di rumor sulle offerte

Fin qui quello che sappiamo con sicurezza e in via ufficiale, perché i dettagli delle offerte restano ovviamente top secret.

Le indiscrezioni però circolano eccome e risultano spesso contrastanti. Ad esempio ieri Reuters ha riferito quanto rivelato da una fonte vicina a CDP-Macquarie, ovvero che l'offerta del tandem sarebbe migliore rispetto a quella di KKR di 2-2,5 miliardi di euro in termini di cassa effettiva (e quindi di taglio del debito di Telecom).

I rumor odierni riportano invece valori complessivi per entrambe le offerte intorno ai 20 miliardi di euro con quella di CDP-Macquarie migliore di 1-2 miliardi di euro in termini di riduzione del debito (probabilmente a causa delle diverse valutazioni attribuite agli asset di NetCo, ovvero rete primaria, Fibercop e Sparkle) ma senza l'earn-out da 2 miliardi proposto da KKR in caso di successiva fusione di NetCo con Open Fiber (la società che sta stendendo la rete in fibra in concorrenza con Telecom e controllata 60% CDP e 40% Macquarie).

Vivendi insoddisfatta

In tutto questo emerge l'insoddisfazione di Vivendi per le offerte.

I francesi sono i primi azionisti di Telecom con il 24% circa e restano legati alla valutazione effettuata da Rothschild di circa 31 miliardi di euro per NetCo: tra l'altro domani Vivendi comunica i risultati 2022 e potrebbero esserci novità sulla valorizzazione della partecipazione in Telecom, più volte svalutata e attualmente a 0,657 euro per azione (il doppio degli 0,31 della quotazione attuale).

Oggi circola anche l'ipotesi di una terza via, ovvero che (probabilmente con la regia del governo) KKR entri a far parte della compagine CDP-Macquarie al fine di evitare uno scontro per l'acquisizione di NetCo e allo stesso tempo di migliorare l'offerta.

Ma se i francesi non modereranno le pretese sarà impossibile che un eventuale rilancio possa arrivare a quota 31 miliardi. Per questo, sempre secondo i rumor, Vivendi sta sondando sia il governo che alcuni investitori (Repubblica cita CVC) per mettere in piedi un'OPA su Telecom.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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