Telecom irrequieta, dossier rete unica sotto osservazione

Telecom, incertezza in Borsa

Ottima performance oggi per le azioni Telecom Italia. Non si tratta però di un rialzo inserito in una tendenza consolidata ma bensì di una tappa dello zig-zag laterale in essere da diverse sedute. Oggi è il turno del rialzo in scia all'ok della convenzione del PSN (Polo Strategico Nazionale) ma domani potrebbe tornare il segno meno.
Segnali di chiarezza sull'orizzonte del gruppo telefonico potrebbero arrivare dalla sfera politica, con l'avvento di un nuovo governo dopo le votazioni del 25 settembre. In gioco c'è la rete unica, l'infrastruttura che dovrebbe coprire con la fibra gran parte del territorio nazionale sotto il controllo di un'unica entità.

Rete unica, il piano attuale e quello futuro

Prima della crisi di governo l'operazione sembrava poter prendere la forma dell'acquisizione della NetCo (la società della rete in via di separazione da Telecom) da parte di CDP con successiva fusione con Open Fiber.

Bastava trovare un accordo su prezzo e perimetro: cosa non semplice ma la direzione pareva delineata. L'uscita di scena a breve di Draghi e la sicura vittoria del Centrodestra hanno messo in forse alcuni punti cardine dell'operazione. Qualche giorno fa Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, ha dichiarato di essere favorevole alla rete unica che deve essere sotto il controllo pubblico "come accade in tutte le democrazie occidentali" e non verticalmente integrata.

FdI avrebbe studiato un piano alternativo per il gruppo telefonico, con CDP che lancia un'OPA su Telecom finalizzata al delisting con successiva cessione della attività retail.

Il piano FdI ha destato qualche perplessità tra gli analisti: alcuni ritengono che il precedente sia più lineare e già condiviso. In ogni caso la realizzazione della rete unica resta un caposaldo, peraltro condiviso da Arnaud de Puyfontaine, presidente e a.d. di Vivendi (primo azionista di Telecom con quasi il 24%): il manager ha dichiarato durante il meeting di Rimini che è la cosa giusta da fare e che ormai si è arrivati a un punto di svolta.

Telecom, PSN assicurato con firma convenzione

In attesa di schiarite su questo versante oggi Telecom sale in controtendenza grazie al comunicato di venerdì in cui è stato reso noto che mercoledì 24 agosto è stata sottoscritta la Convenzione per l’affidamento in concessione della progettazione, realizzazione e gestione dell’infrastruttura Polo Strategico Nazionale (PSN) per l’erogazione di servizi cloud per la Pubblica Amministrazione.

Il raggruppamento formato da TIM, Leonardo, CDP (attraverso la controllata CDP Equity) e Sogei si erano aggiudicate la gara europea indetta da Difesa Servizi SpA: la concessione avrà una durata di 13 anni e i servizi saranno erogati a ciascuna amministrazione aderente per 10 anni dalla data di perfezionamento della migrazione dei dati.

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