Tassi d'interesse BCE in pausa, boccata d'ossigeno per i mutui

26/10/2023 18:24

Tassi d'interesse BCE in pausa, boccata d'ossigeno per i mutui

La BCE si ferma: tassi confermati

Come ampiamente previsto da analisti e investitori la BCE ha lasciato invariati i tassi d'interesse ufficiali. La decisione dell'Eurotower è stata motivata dalla Presidente Lagarde con la debolezza dell'economia causata dalla crescita dei rendimenti a medio-lungo termine e dai molti fattori di incertezza che al momento occupano lo scenario.
Se l'analisi si fermasse qui potrebbero aprirsi le porte a un allentamento delle politiche monetarie, ovvero a un ribasso dei tassi. Purtroppo però c'è il problema dell'inflazione che, nonostante la correzione degli ultimi mesi resta in prospettiva troppo alta e troppo a lungo, anche alla luce dei recenti rialzi delle materie prime energetiche.

Quindi niente ribassi dei tassi nell'immediato.

I mutuatari respirano

Per coloro che hanno sottoscritto mutui a tasso variabile si tratta quindi di buone notizie ma fino a un certo punto. La parte positiva è che il rally dei tassi probabilmente è arrivato al capolinea e con esso anche quello delle rate dei mutui.
Quella del finanziamento standard (126.000 euro a 25 anni, con LTV 70% acceso a gennaio 2022 con e Tan iniziale 0,67%, pari a Euribor3m+1,25%, simulazione effettuata da Facile.it ) si conferma quindi a 750 euro, ben 294 in più (+64%) rispetto alla prima (456 euro). Sommando tutti gli incrementi da gennaio dell'anno scorso a ora si scopre che la politica restrittiva messa in atto dalla BCE è costata in media oltre 2850 euro.

Rate in leggero calo ma solo dalla prossima primavera

Per avere un po' di sollievo occorrerà attendere ancora qualche mese.

In base alle quotazioni attuali dei future sull'Euribor a 3 mesi possiamo prevedere che tra maggio e giugno la BCE possa cominciare a ridurre i tassi con un primo taglio da 0,25%. Sempre secondo la simulazione di Facile.it questa mossa si tradurrà in una diminuzione della rata a 737 euro. Non molto a dire il vero ma meglio che nulla.
Ulteriori flessioni sono previste entro fine anno: si parla di un altro -0,50%. Se questo dovesse effettivamente verificarsi la rata scivolerebbe a 708 euro. Spostando ancora in avanti l'orizzonte temporale, ma ovviamente la capacità predittiva si riduce notevolmente, si intravede un ulteriore ribasso di 0,25% a maggio-giugno 2025.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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