Tassi: BCE pronta per il primo taglio

13/05/2024 18:17

Tassi: BCE pronta per il primo taglio

BCE: inflazione, sulla strada giusta per centrare il target del 2%

Venerdì scorso la BCE ha pubblicato i verbali della riunione del Consiglio Direttivo del 10-11 aprile scorso. Si tratta di un riassunto dettagliato delle discussioni tra i membri del board che decide la politica monetaria dell'Eurotower.

Dai verbali emerge che gli ultimi dati indicano che nel medio termine la traiettoria discendente dell'inflazione è coerente con quanto contenuto nelle proiezioni macroeconomiche dello staff di economisti della BCE, proiezioni che vedono il ritorno sul target del 2% intorno alla metà del prossimo anno.

Alcuni elementi come l'inflazione del settore servizi che rallenta molto lentamente e la necessità di avere ulteriori conferme della decelerazione della crescita dei salari e dell'assorbimento nei profitti delle imprese dei costi hanno spinto il Consiglio a lasciare invariati i tassi.

La banca centrale europea in particolare si attende che i progressi sul fronte dell'inflazione siano corroborati dall'ulteriore dissolvimento dello shock energetico e dei colli di bottiglia dal lato dell'offerta, dal minore contributo derivante dall'esaurimento delle misure fiscali e da una ulteriore riduzione della crescita dei salari.

Tutti questi fattori sono sostenuti dall'effetto disincentivante sulla domanda esercitato dall'attuale politica monetaria restrittiva, considerata quindi appropriata per il momento.

La narrativa del "tassi più alti per sempre"

Gli ultimi dati su inflazione e crescita (entrambi in calo/rallentamento) hanno reso di attualità la discussione su quanto è restrittiva l'attuale azione della BCE.

Si tratta di una valutazione estremamente difficile in quanto richiede di stimare il livello di un ipotetico tasso di interesse neutrale. Alcuni modelli hanno suggerito l'ipotesi che, alla luce dei cambiamenti strutturali in atto, questo livello possa essersi alzato, dando vita alla narrativa del "tassi più alti per sempre".
Queste considerazioni si basano però su modelli e parametri molto aleatori e pertanto il loro utilizzo nella pratica della politica monetaria è di scarsa utilità.

Tutto pronto per il taglio a giugno

Qualche membro del Consiglio era abbastanza fiducioso sui progressi da sostenere una riduzione dei tassi già ad aprile ma la decisione finale è stata di attendere il meeting di giugno, quando saranno disponibili le nuove proiezioni dello staff e alcuni dati macro tra cui quello sui rinnovi del contratti di lavoro del primo trimestre.

Da segnalare il fatto che i consiglieri di cui sopra hanno segnalato un ribilanciamento dei rischi: ora quello di mantenere i tassi alti troppo a lungo (con calo dell'inflazione sotto il target e conseguente rallentamento dell'attività economica) è salito fino a pareggiare quello di fretta eccessiva nell'abbassarli (inflazione più alta del target).

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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