Tassi ancora in rialzo, rate mutui sempre più in alto

03/05/2023 17:55

Tassi ancora in rialzo, rate mutui sempre più in alto

Doppietta Fed e BCE

Ennesima due giorni di fuoco per le banche centrali. A fine pomeriggio si chiude la due giorni di riunione della Federal Reserve: alle 20 ora italiana l'annuncio sulle decisioni del FOMC (il comitato operativo) e mezz'ora dopo la conferenza stampa del presidente Powell.

Le ultime indicazioni di analisti e investitori danno per scontato un rialzo da 0,25%, rialzo che dovrebbe essere l'ultimo della serie.

Ricordiamo che la Fed ha iniziato ad alzare i tassi a marzo 2022 da 0-0,25% fino all'attuale 4,75-5,00%.

Nonostante che l'inflazione core resti ancora alta, il rallentamento della crescita e le recenti tensioni sul sistema finanziario (tre banche fallite in poche settimane) dovrebbero indurre Powell & C.
a fermare la manovra restrittiva. L'attenzione degli osservatori si sposta ora sul quando la Fed inizierà a ridurre i tassi.

Tassi BCE in aumento, e non sarà l'ultimo

Domani a metà giornata sarà la BCE a comunicare la propria decisione.

Anche in questo caso sembra scontato un rialzo da 0,25% del tasso refi che attualmente è al 3,50%, dopo una corsa partita a luglio dello scorso anno da zero.

Nel caso dell'Eurotower il rialzo atteso per domani non dovrebbe essere l'ultimo della serie: in base alle quotazioni dei future sull'Euribor a tre mesi, per agosto-settembre la BCE potrebbe aggiungere un ulteriore 0,25%.

Mutui a tasso variabile in fibrillazione

Si dà al caso che il tasso Euribor sia quello cui sono parametrate le rate dei mutui a tasso variabile: quando il primo sale, salgono anche le seconde.

E l'Euribor segue pedissequamente i tassi determinati dalla BCE. Quindi purtroppo dopo la riunione di domani le rate diverranno più salate.

Di quanto? Secondo i calcoli di Facile.it un mutuo a tasso variabile da 126.000 euro in 25 anni stipulato a gennaio 2022 con rata iniziale mensile pari a 456 euro e rata attuale a 675 euro, fino ad agosto-settembre dovrebbe vedere l'impegno aumentare a 693 euro.

E non è finita, perché se le quotazioni attuali dei future sull'Euribor dovessero rivelarsi previsori affidabili, a partire da agosto-settembre la rata salirebbe ulteriormente a 737 euro, ben 281 in più (o il 625 in più) rispetto a gennaio 2022.

Solo nuvole nere all'orizzonte quindi? No, perché i future ci dicono che a marzo 2024 i tassi dovrebbero iniziare a scendere.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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