La simulazione effettuata dalla Fondazione nazionale dei commercialisti, considerando il taglio del cuneo e la nuova Irpef in vista della manovra, suggerisce un incremento della busta paga mensile. Questo varia da 67 euro per i redditi di 15mila euro a 120 euro per quelli di 35mila euro, per poi scendere a circa 22 euro al mese per i redditi superiori a 35mila euro, esclusi dal taglio del cuneo fiscale.
Le proiezioni sono basate sul presupposto che il taglio del cuneo attuale (7 punti per i redditi fino a 25mila euro e 6 per quelli fino a 35mila euro), che termina a dicembre, verrà mantenuto anche per il 2024, come anticipato dal governo. A questo, potrebbe essere aggiunta la nuova Irpef a tre scaglioni, unendo i primi due (fino a 15mila euro con aliquota al 23% e da 15 a 28mila euro con aliquota al 25%) con la stessa aliquota al 23%.
Secondo le stime, se si mantiene il taglio del cuneo, il beneficio per il primo scaglione (fino a 15mila euro) sarebbe di 67 euro, invariato con l'introduzione della nuova Irpef.
Per chi guadagna 20mila euro, i benefici del taglio del cuneo, pari a 77 euro, salirebbero a 84 euro al mese con la nuova Irpef. Per la fascia di reddito da 25mila a 30mila euro, il beneficio derivante dal taglio del cuneo, di 96 euro, aumenterebbe a 112 euro con la nuova Irpef. Chi guadagna 30mila euro otterrebbe un aumento di 22 euro, rispetto ai 90 euro di beneficio del solo taglio del cuneo.
Infine, per chi guadagna 35mila euro, il mix tra cuneo e Irpef porterebbe il beneficio da 99 euro a 120. Per i redditi superiori a 35mila euro, il solo taglio del cuneo non porterebbe alcun vantaggio, mentre l'aggiunta della nuova Irpef risulterebbe in 22 euro mensili in più.
(Redazione)