Dopo le ultime restrizioni a livello finanziario e fiscale, ora il Superbonus viene limitato anche a livello burocratico.
In merito ai controlli su cantieri e lavori beneficiari del Superbonus, si apre la strada a un'ipotesi che preveda l'entrata in gioco degli enti comunali.
I Comuni potrebbero di fatto procedere alle verifiche e ai controlli sul Superbonus con il proprio personale, cos da aiutare le Autorit nell'individuare potenziali frodi ai danni dello Stato.
Ma cosa cambierebbe per le imprese costruttrici e per il contribuente?
Se vuoi saperne di pi in merito all'argomento, ti suggerisco di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di EMANUELE MUGNAINI.
Superbonus, controlli da parte dei Comuni: come funziona
Anche se ancora il Decreto 39/2024 (altres noto come "Decreto Superbonus") sta affrontando l'iter parlamentare per la conversione in Legge, sembra ci sia interesse a introdurre appositamente una nuova misura relativa ai controlli sui cantieri e lavori con Superbonus.
In pratica, si parlerebbe di dare la possibilit ai Comuni, in particolar modo ai tecnici comunali e vigili urbani, di verificare e accertare il corretto svolgimento dei lavori gi dichiarati nelle asseverazioni dell?ENEA.
Oppure di individuare potenziali frodi, che non mancano all'ordine del giorno.
Ma come funzionerebbe? In attesa di conferma a livello normativo, facciamo riferimento a quanto gi anticipato dal Sole 24Ore.
Si tratterebbe di un nuovo livello di verifica, che prevederebbe non controlli documentali, ma ispezioni in situ, direttamente nei cantieri, al fine di verificare la corrispondenza dei lavori eseguiti con le asseverazioni presentate all?ENEA.
Esempi di verifiche potrebbero essere quelle sulla posa effettiva del cappotto termico, oppure sull'installazione di caldaie o pannelli, pi ulteriori accertamenti sui materiali o sulle misure prese per i lavori.
Superbonus e controlli dei Comuni: cosa cambierebbe?
Per le aziende e per i contribuenti i controlli sono gi previsti, ma non da parte dei Comuni.
Ad esempio, l'Agenzia delle Entrate, come da art.
122-bis del Decreto Rilancio, pu intervenire e bloccare tutto gi nei primi 5 giorni successivi alla comunicazione della cessione del credito, nel caso vengano identificati nelle prime verifiche automatiche delle irregolarit (come l'individuazione di profili di rischio).
Altri controlli riguardano anche il Ministero dell'Ambiente, la stessa ENEA e la Ragioneria Generale dello Stato, almeno per gli interventi del Superbonus finanziati dal PNRR.
Tutti per controlli a campione, pertanto ad oggi non tutti finirebbero sotto la lente delle autorit competenti.
Basti pensare che l'Agenzia effettua controlli su almeno il 5%?delle istanze presentate ogni anno.
E il 10% ha solo il controllo fisico in situ.
Con questa ipotesi di allargare i controlli a favore dei Comuni, aziende e contribuenti potrebbero beccarsi pi facilmente una qualsiasi ispezione, se bastano anche solo i tecnici comunali o i vigili per confermare l'esistenza o meno degli interventi dichiarati.
Sarebbero comunque ispezioni fisiche, come ad esempio verificare che il cappotto termico sia stato installato con uno spessore idoneo, e non inferiore o superiore a quanto indicato.
Cos come controllare che gli impianti siano stati posati, con tanto di documentazione consegnata.
Superbonus, maggiori controlli contro le frodi
Ad oggi la frode sul Superbonus ha raggiunto quota 15 miliardi di euro, secondo i dati forniti dal direttore dell'Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, nel corso di un?audizione in commissione Finanze al Senato sul decreto superbonus (Dl n.
39/2024).
Una quota gigantesca, pi del 12% dell'ammontare stesso del Superbonus, se si fa riferimento ai dati ENEA di marzo 2024.
I controlli sul Superbonus hanno permesso al momento di individuarne 6,3 miliardi con quelli preventivi, oltre al relativo scarto delle comunicazioni ENEA.
E ben 8,6 miliardi con i controlli delle autorit giudiziarie, con annessi decreti di sequestro.
Indubbio il fatto che una misura del genere potrebbe rendere pi difficile la frode ai danni del Superbonus, visto che il controllo non sarebbe pi solo a campione se anche il tecnico o vigile locale si ritrova con la possibilit di denunciare eventuali irregolarit.
Per saperne di pi in merito a questa ipotesi toccher per aspettare la conferma in sede di legge di conversione del decreto 39/2024, il cui iter (ricordiamo) di recente partito dal Senato.