Per migliaia di dipendenti pubblici, il 2025 si è aperto con grandi aspettative sugli effetti del taglio del cuneo fiscale, ma la realtà dei cedolini NoiPA di aprile ha generato delusione. Niente arretrati in busta, almeno per ora.
Nonostante il provvedimento sia stato riconfermato dal Governo, i benefici economici concreti tardano ad arrivare. La buona notizia? Il recupero è atteso per giugno 2025. Ma cosa significa davvero questa attesa per lavoratori, famiglie e bilanci personali?
Ecco tutto ciò che c’è da sapere su stipendi NoiPA, giugno 2025 e gli attesi arretrati del cuneo fiscale. Prima però vi lasciamo al video YouTube di NoiPA - Servizi PA a Persone PA su come leggere il cedolino.
Arretrati del cuneo fiscale: perché non sono arrivati negli Stipendi NoiPA e quando verranno pagati
Il cedolino NoiPA di aprile 2025, pubblicato come di consueto nel portale online, non ha incluso gli attesi arretrati del cuneo fiscale. Una sorpresa amara per molti lavoratori che avevano già fatto i conti su una busta paga più ricca, complice l’annuncio ufficiale della proroga della misura per tutto il 2025. Ma il motivo del rinvio non è politico: si tratta di un rallentamento tecnico.
Dietro al ritardo c’è la necessità di aggiornare i sistemi informatici di NoiPA, gestiti da Sogei, per calcolare con precisione gli importi spettanti ai dipendenti. Il calcolo tiene conto di variabili come reddito annuale, categoria contrattuale e tipo di contratto (tempo determinato o indeterminato). La complessità ha spinto il MEF a posticipare il pagamento degli arretrati al mese di giugno, quando tutto dovrebbe essere regolarizzato con una erogazione straordinaria o direttamente all’interno del cedolino ordinario.
A oggi, non è escluso che il pagamento venga anticipato a fine maggio, ma la finestra più probabile resta il 23 giugno 2025, data ordinaria per gli stipendi NoiPA del mese. L’accredito comprenderà non solo il beneficio del mese corrente, ma anche gli arretrati di gennaio, febbraio, marzo e aprile, con importi che, in media, potranno oscillare tra 300 e 416 euro netti, a seconda della posizione lavorativa.
Stipendi NoiPA, chi guadagna di più con gli arretrati del cuneo fiscale a giugno
L’assenza degli arretrati ad aprile ha colpito in modo particolare alcune fasce di lavoratori. In cima alla lista ci sono i docenti e il personale ATA con redditi sotto i 30.000 euro annui, che avrebbero beneficiato in modo sostanziale della riduzione contributiva. Ma a giugno, quando gli stipendi NoiPA incorporeranno sia le quote mensili ordinarie sia gli arretrati del cuneo fiscale, la situazione cambierà radicalmente.
Secondo le stime, chi ha una retribuzione lorda compresa tra 15.000 e 35.000 euro annui vedrà un incremento netto in busta paga compreso tra i 67 e i 100 euro al mese. Questo significa che, con il pagamento cumulativo di giugno, i lavoratori potrebbero ricevere un una tantum fino a 499,98 euro netti, corrispondente al beneficio non percepito nei primi sei mesi dell’anno.
Non per tutti la stessa cifra
Questa misura rappresenta un intervento mirato per sostenere il potere d’acquisto dei dipendenti pubblici, in un contesto economico ancora incerto e con l’inflazione che continua a mordere.
Tuttavia, non tutti i lavoratori riceveranno la stessa cifra: il calcolo tiene conto di soglie reddituali e della compatibilità con altri benefici fiscali. Chi, ad esempio, supera i 40.000 euro di reddito dovrà prestare attenzione, perché il vantaggio fiscale si riduce progressivamente fino ad annullarsi.