La crisi che sta colpendo il settore automobilistico sta mettendo sotto stress l'industria e i suoi fornitori sia in Europa che negli Stati Uniti. Questa situazione mette in evidenza le difficoltà che i produttori stanno affrontando nel gestire una trasformazione radicale della catena del valore.
Nella prima seduta di dicembre, il titolo registra un crollo del -7% riportandosi sulla quotazione del 6 luglio 2022. (Quotazione registrata il 2/12 alle 16:10 circa).
La risposta di Elkann per il rilancio
In questo scenario, John Elkann, presidente del consiglio di amministrazione di Stellantis, si trova ad affrontare decisioni cruciali per il futuro della società, dopo l'uscita tumultuosa dell'amministratore delegato Carlos Tavares.
Elkann ha recentemente sottolineato l'intenzione di rafforzare Stellantis come entità indipendente, senza ulteriori fusioni o acquisizioni. Ritiene che la dimensione del gruppo, ottenuta dalla fusione tra PSA e FCA, sia già competitiva. Ha inoltre escluso la vendita dei 14 marchi del gruppo, in particolare ai competitor cinesi, prediligendo un rafforzamento dell'asse franco-italiano, in linea con la tradizione del capitalismo familiare che suo nonno, l'avvocato, ha sempre apprezzato.
Tavares ha lasciato Stellantis dopo un contrasto sulle strategie future. Il suo compenso annuale era di circa 40 milioni di euro e potrebbe ricevere un'indennità di circa 100 milioni di euro. Tuttavia, il suo mandato è stato caratterizzato da diverse criticità, come la chiusura temporanea di alcuni stabilimenti e la delocalizzazione della produzione di modelli chiave.
Calo delle vendite
A ottobre, le vendite di Stellantis sono diminuite del 17% rispetto all'anno precedente, con meno di 130.000 auto vendute in Europa. Questa situazione ha portato a una riduzione della quota di mercato al 14,4%. I ricavi del terzo trimestre sono diminuiti del 27%, scendendo a 33 miliardi di euro, a causa della diminuzione delle consegne e degli effetti negativi dei prezzi e dei tassi di cambio.
Elkann, che guiderà l'azienda attraverso un comitato esecutivo, deve decidere se continuare a puntare sulla mobilità elettrica o concentrarsi temporaneamente sui veicoli ibridi per far fronte alla difficile situazione economica. Dovrà, inoltre, ricostruire i rapporti con i sindacati, che sono stati molto critici nei confronti della gestione di Tavares.
Elkann ha già avviato il processo di selezione del successore, con l’intento di trovare un leader in grado di rispondere alle aspettative degli azionisti e di rilanciare le fabbriche italiane.
Collaborazione con Renault
Una delle opzioni strategiche potrebbe essere una collaborazione con Renault SA, che rappresenterebbe un ulteriore passo verso il rafforzamento dell'asse franco-italiano. Elkann si prepara quindi a gestire un momento delicato, cercando di riconquistare la fiducia dei lavoratori e del mercato e di mantenere l'eredità di Stellantis come attore globale nel settore automobilistico.
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(Redazione)