Stellantis in difficoltà in borsa e le prime trimestrali 2024 non aiutano

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 30/04/2024 10:49

Stellantis in difficoltà in borsa e le prime trimestrali 2024 non aiutano

Il primo trimestre del 2024 ha visto Stellantis affrontare difficoltà, con il titolo che ha aperto in rosso, registrando un calo del 2% a 22,7 euro. Un calo delle vendite e dei ricavi è stato riportato dal gruppo automobilistico guidato da Carlos Tavares nei primi tre mesi del 2024. Le consegne di auto e veicoli sono diminuite del 10% a 1,335 milioni di unità, mentre il fatturato è diminuito del 12% a 41,7 miliardi. 

La società attribuisce questo calo delle vendite alle strategie di produzione e gestione degli stock. Natalie Knight, CFO di Stellantis, ha spiegato che la società si sta preparando per una nuova ondata di prodotti nel secondo semestre del 2024. Durante il primo trimestre, sono stati introdotti quattro nuovi modelli, con un piano di lancio di 25 modelli nel corso dell'anno. 

Vendite per area geografica

In Nord America, le vendite sono diminuite del 20% nel primo trimestre, principalmente a causa delle transizioni del portafoglio. In Europa, le spedizioni sono diminuite del 6%, con ricavi netti diminuiti del 13%. Per quanto riguarda Maserati, le spedizioni sono diminuite del 61%, con i ricavi netti che si sono contratti del 55%. Nonostante ciò, le vendite globali di veicoli elettrici a batteria (Bev) di Stellantis sono aumentate dell'8% e le vendite di veicoli ibridi plug-in (Phev) in Nord America sono aumentate del 79% anno su anno. 

Stime 2024

Guardando avanti, Stellantis conferma le sue stime per il 2024. Nonostante un primo trimestre debole, la società si impegna a raggiungere un margine di utile operativo rettificato a due cifre nel 2024. Stellantis ha anche annunciato che sta completando nel 2024 un buyback azionario da 3 miliardi. 

Mirafiori, produzione ferma

Nel frattempo, la produzione è stata fermata non solo a Mirafiori, ma anche nello stabilimento di Pomigliano d'Arco a Napoli. Fim, Uilm, Fismic e Uglm hanno dichiarato uno sciopero di otto ore per ogni turno per protestare contro la mancanza di norme di sicurezza in fabbrica e il mancato ripristino della scala mobile per la mensa. Secondo i sindacati, l'adesione allo sciopero durante il primo turno di lavoro è stata del 90%.

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(Redazione)

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