Stellantis, il colosso automobilistico globale, ha annunciato un accordo da 1,1 miliardi di dollari con Zhejiang Leapmotor Technologies, produttore cinese di veicoli elettrici. L'intesa permetterà all'azienda di offrire auto a batteria più efficienti, aumentando la propria competitività sul mercato. Carlos Tavares, CEO di Stellantis, ha confermato questa strategia.
L'accordo stipulato prevede che Stellantis acquisisca il 21% di Leapmotor, ottenendo inoltre due posti nel consiglio di amministrazione e un controllo significativo su una joint venture. Grazie all'operazione, Stellantis potrà costruire e commercializzare alcuni modelli di Leapmotor al di fuori della Cina.
L'annuncio arriva in un momento critico, con l'Unione Europea che sta indagando sui sussidi cinesi per i veicoli elettrici e Stellantis che introduce il proprio modello e-C3, l'auto elettrica più economica prodotta in Europa.
Nel passato, Stellantis ha faticato a competere in Cina con rivali come VW e BMW. L'accordo con Leapmotor avviene in un momento in cui Stellantis ha deciso di cessare la produzione in Cina, un paese che in precedenza Tavares aveva indicato come rischioso dal punto di vista geopolitico. Tuttavia, secondo le parole dello stesso Tavares, grazie alla joint venture, Stellantis sarà "alla guida delle esportazioni e co-pilota per il mercato cinese".
Dopo Ford, anche Stellantis ha raggiunto un accordo con il sindacato UAW (United Auto Workers) negli Stati Uniti. Ora manca solo General Motors, ma potrebbe essere solo questione di tempo. Il sindacato ha dimostrato grande tenacia, ottenendo per i lavoratori delle "Big Three" dell'automobile americana importanti risultati. Un maxi sciopero, iniziato il 15 settembre scorso, ha bloccato la produzione di veicoli e 38 magazzini di pezzi di ricambio in tutto il paese, mettendo in ginocchio l'industria automobilistica americana.
Stellantis è stata costretta a rinunciare a tre importanti esposizioni di auto: il Sema di Las Vegas, l'Auto Show di Los Angeles e il CES di Las Vegas del 2024. Decisioni difficili, in particolare quella relativa al CES 2024, data l'alta spesa imprevista.
Il presidente americano Biden, che aveva espresso il suo sostegno ai lavoratori di Ford, ha applaudito all'accordo - definito "storico" - tra il sindacato UAW e Stellantis. Un'intesa che garantisce ai lavoratori salari più alti, benefici, dignità e rispetto.
Gli accordi stipulati tra UAW e Ford e Stellantis prevedono un aumento salariale generale del 25%, con la possibilità di ulteriori adeguamenti legati al costo della vita in caso di inflazione elevata. Ora tali accordi devono essere ratificati.
La vertenza negli Stati Uniti è stata seguita con interesse anche dai sindacati italiani. Una delegazione della Fiom-Cgil, guidata dal segretario Michele De Palma, si era recata a Detroit per incontrare i colleghi dello UAW e sostenere i lavoratori di fronte alla fabbrica di Stellantis a Toledo, in Ohio. Intanto, aumenta la pressione del sindacato UAW su General Motors. Il sindacato ha annunciato un ampliamento dello sciopero in attesa di un accordo. I lavoratori dello stabilimento GM di Spring Hill, Tennessee, incroceranno le braccia a breve.
(Redazione)