Lo spread BTP-Bund a 10 anni ha registrato un calo significativo, passando dai 165 punti base di inizio anno a un livello corrispondente al minimo degli ultimi due anni, arrivando a quota 143 punti. Questo calo è avvenuto in seguito al forte ribasso dei tassi dei BTP, che sono scesi di 11 punti base in una sola sessione, registrando un tasso del 3,79%.
Le opinioni degli analisti
Gli analisti di DWS hanno espresso fiducia nei confronti dei BTP e dello spread, sottolineando l'influenza positiva della decisione dell'Italia di evitare un rating junk, o spazzatura, firmato Moody's, alla fine del 2023. Inoltre, il basso tasso di inflazione dell'Italia, che ha toccato un minimo nel febbraio 2021, è stato indicato come un altro fattore che ha contribuito a sostenere i BTP.
BTP Italia migliore di quello tedesco
Nonostante l'attuale contesto globale di aumento dei rendimenti dei titoli di stato, dovuto all'azione delle principali banche centrali per contrastare l'inflazione ostinata, la performance dell'Italia è rimasta migliore rispetto a quella della Germania. Si prevede che la caccia ai rendimenti continuerà a sostenere i titoli di stato italiani, grazie anche alla prospettiva di un taglio dei tassi di interesse da parte della BCE.
Il PIL italiano
Tuttavia, l'alto rapporto debito-PIL dell'Italia, stimato al 144% nel 2023, rappresenta una fonte di incertezza per gli investitori. Nonostante ciò, gli analisti non hanno mostrato preoccupazione per i BTP in questo inizio d'anno, anzi, Citi Research ha tagliato l'outlook sul differenziale per la fine del 2024 a 130 punti base.
Secondo Citi, gli acquisti di BTP sono stati sostenuti dalla performance positiva del PIL italiano, che non si è tradotta in un'accelerazione dell'inflazione rispetto ad altre economie dell'area euro. Anche la fine del QE pandemico della BCE, prevista per la fine dell'anno, non sembra destare particolare preoccupazione, in quanto si prevede che sarà ritirato in modo graduale.
Il parere di Isabel Schnabel
Da sottolineare anche le parole di apprezzamento per il trend al ribasso dello spread da parte di Isabel Schnabel, esponente tedesca del Comitato esecutivo della BCE. Secondo Schnabel, il calo del differenziale è avvenuto nonostante gli aumenti ripetuti dei tassi di interesse da parte della BCE. Tuttavia, Schnabel ha attribuito parte del merito della riduzione dello spread a un meccanismo introdotto qualche anno fa dalla BCE, noto come TPI, considerato uno scudo anti spread. Nel frattempo, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni continua a rivendicare la paternità del calo del differenziale.
(Redazione)