Spesa record per pensioni nel 2024: 340 miliardi, 16% del Pil

L'analisi completa del Centro Studi dell'associazione è in attesa del nuovo Documento di Economia e Finanza. Si registra un aumento degli assegni previdenziali, mentre la spesa sanitaria diminuisce e aumentano gli interessi su bot e btp. Si prevede una spending review sulle uscite correnti, con una diminuzione dal 13,6% del PIL nel 2022 (264 miliardi) all'11,3% nel 2026 (257 miliardi), con un taglio di 7 miliardi. Il presidente Ferrara ha evidenziato che le pensioni sono fuori controllo a causa degli interventi clientelari del passato.

Record per la spesa pensionistica in Italia nel 2024: oltre 340 miliardi di euro, raggiungendo il 16% del PIL. Questo rappresenta il valore più alto degli ultimi cinque anni. La spesa per le pensioni è in costante aumento, a causa dell'invecchiamento della popolazione e degli interventi passati. Il quadro normativo instabile è un elemento critico per lavoratori e imprese.
Il Centro Studi di Unimpresa evidenzia che la spesa per le pensioni è in controtendenza rispetto ad altre voci di spesa. Si prevede una riduzione degli esborsi per le prestazioni sociali e per gli investimenti, mentre la spesa pubblica complessiva crescerà. La spesa per gli interessi su bot e btp supererà i 100 miliardi nel 2026.

Il presidente di Unimpresa sottolinea che il governo di Giorgia Meloni sta gestendo bene le finanze pubbliche, seguendo una linea prudente. Le proiezioni per il futuro mostrano una diminuzione della spesa sanitaria e una crescita costante della spesa pubblica, con una riduzione percentuale rispetto al PIL.
Si osserva una spending review sulle spese correnti, con una riduzione di circa 7 miliardi nel periodo analizzato. Questo taglio del 2,6% porterà la spesa corrente a scendere dal 13,6% del PIL nel 2022 al 11,3% nel 2026. La situazione finanziaria sarà più chiara con il prossimo Documento di Economia e Finanza, sebbene si preveda un approccio prudente da parte del governo.

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