Soldi e finanza: il concetto di risparmio
L’Italia è sempre stata un Paese di formichine, nel senso che, nel corso del tempo, la quota di ricchezza accantonata è andata via via crescendo.
Sacrifici enormi, privazioni, condizioni di vita più spartane, minore attenzione anche alla qualità della vita stessa, costi meno elevati per la gestione del menage familiare, sono tra i fattori che hanno permetto di accantonare riserve importanti.
Da qualche anno, però, il trend è cambiato.
Non che gli italiani non risparmino più, ma è aumentata in modo importante la percentuale di connazionali che, non solo, non riesce più a mettere da parte nulla, ma fatica tremendamente a far quadrare i conti per arrivare a fine mese.
Si assiste, ormai da qualche tempo, alla scomparsa del ceto medio, scivolato verso soglie più prossime alla povertà che al benessere.
Sorgono spontanei alcuni quesiti: è ancora possibile, oggi, risparmiare, per una persona che abbia un tenore di vita medio?
Come fare? E come far rendere questo risparmio?
Soldi e finanza: risparmiare si può
Nel 2023 famiglie e imprese hanno e stanno intaccando i risparmi accumulati.
Parlando di imprese, specialmente quelle di grandi dimensioni, ciò può significare una ripresa degli investimenti.
Dal lato delle famiglie e del privato, però, la riduzione del risparmio accantonato, sta avvenendo, molto spesso, per necessità, ovvero per far fronte al vivere quotidiano.
Il costo della vita elevato, gli stipendi e le pensioni mediamente non proprio da nababbi fanno in modo che, senza riserve dalle quali attingere, stia diventando molto difficoltoso arrivare alla fine del mese.
In generale, però, risparmiare si può.
Certo, bisogna mettere in atto una serie di comportamenti e privazioni che non sono da tutti.
Risparmiare sulla spesa, fare attenzione ai consumi, evitare il superfluo, ridurre le uscite e gli extra mensili: pare scontato, ma non è così semplice da attuare, almeno per le ultime generazioni.
Soldi e finanza: il risparmio dove lo metto
Sarebbe fondamentale riuscire ad imporsi di risparmiare quel tot al mese che non pregiudica il budget complessivo ma che, se accantonato, può dare frutti anziché essere speso in cose magari inutili e futili.
La soluzione per risparmiare sta in tre semplici parole: piano di accumulo, ovvero PAC.
Una forma di investimento molto intelligente perché permette, a partire da cifre alla portata di tutti (50/100 euro su base mensile) di accantonare e far fruttare i propri denari.
Mettere questi soldi in un salvadanaio o sotto il materasso, non ha la stessa funzione anche perché, avendoli comunque a disposizione, il rischio è quello di creare giustificazioni a se stessi e di utilizzarli diversamente.
Nel momento in cui si attiva un PAC, invece, sappiamo che, ogni mese, quella determinata cifra verrà prelevata e dirottata sullo strumento finanziario che abbiamo scelto e reputiamo più confacente alle nostre esigenze.
Senza nemmeno accorgersene, si creano le basi per quello che sarà il capitale futuro.
Un passo alla volta, senza strafare, si possono raggiungere risultati soddisfacenti.
Bisogna solo avere la forza di cominciare e la costanza di perseverare.
Certo, a costo di sacrificare qualche pizza o cena al ristorante.