Snam e Terna, le principali utility regolamentate in Italia, si preparano a presentare i loro risultati trimestrali. Snam, operatore leader nel trasporto e stoccaggio di gas naturale, presenterà i suoi risultati il 13 marzo, mentre Terna, gestore della rete elettrica nazionale, il 19 marzo. I risultati del 2023 di entrambe le società sono attesi con ansia dal mercato, dato l'importanza crescente della transizione energetica nell'Unione Europea e in Italia.
Gli analisti di Mediobanca Research hanno fornito una valutazione generale dei due titoli, considerando l'impatto della decisione della Commissione europea di accelerare la transizione energetica. Tuttavia, essi consigliano di ridurre l'esposizione al settore delle utility italiane, considerate le alte valutazioni dei titoli. Pertanto, il rating per Snam e Terna è neutro.
Snam
Il giudizio degli analisti su Snam è influenzato anche dal recente aggiornamento del suo piano industriale. Mediobanca Research ha leggermente aumentato il prezzo obiettivo a 5,4 euro, in seguito alla presentazione del piano strategico al 2027. Il piano prevede un'EBITDA atteso in crescita con un tasso medio annuo composito del 7,4% a circa 3,2 miliardi.
Barclays, pur mantenendo la raccomandazione overweight, ha ridotto il prezzo obiettivo da 5,8 euro a 5,6, attribuendo l'adeguamento al maggiore indebitamento netto. Deutsche Bank, invece, considera l'aggiornamento del piano strategico "solido", nonostante una leggera delusione per le indicazioni sul 2024.
Terna
Per quanto riguarda Terna, il mercato ha registrato una crescita del 2,1% della domanda complessiva di elettricità in Italia nel gennaio 2024. Barclays ha alzato il prezzo obiettivo da 7,6 a 8 euro, mantenendo il giudizio a equal-weight.
L'amministratore delegato di Terna, Giuseppina di Foggia, ha spiegato che il nuovo piano industriale prevede un'accelerazione nella costruzione delle energie rinnovabili e un focus sulla digitalizzazione, necessaria per prevenire i rischi legati agli eventi climatici e aumentare la resilienza della rete.
Gli analisti di Websim ritengono che Terna possa ottenere oltre 800 milioni di euro dagli incentivi MSD (mercato dei servizi di dispacciamento), di cui oltre 200 già contabilizzati nel 2022 e altri 300 previsti per il 2023. Prevedono inoltre un RAB cagr 2023-27 di Terna al 7%, grazie a investimenti sostenuti a nord di 2 miliardi, ma una crescita a una cifra degli utili a causa di tassi di interesse più elevati e di minori output based incentives.
Infine, Equita Sim ha alzato da 8,1 a 8,4 euro il prezzo obiettivo su Terna, confermando la raccomandazione hold, mentre Goldman Sachs ha alzato il prezzo obiettivo da 6,55 a 6,65 euro, mantenendo però la raccomandazione sell.
(Redazione)