Settore utility sugli scudi su limite UE a prezzo energia

Utility in rally

Seduta molto positiva per le utility: l'indice FTSE Italia Utenze segna +2,0%, l'EURO STOXX Utilities +3,0%. C'è più di una spiegazione per il rally. Innanzitutto la flessione dei rendimenti. Quello del Bund decennale scende dall'1,61% della chiusura di ieri a 1,57%, mentre il BTP scivola da 3,95% a 3,89%.
Il settore presenta un buona correlazione con le obbligazioni. Ma questo è l'elemento meno significativo tra quelli che hanno fatto scattare gli acquisti.

Pacchetto UE su energia in arrivo

Quello più importante riguarda le indiscrezioni sul pacchetto di misure sull'energia che la Commissione Europea intende presentare venerdì nel corso del meeting di emergenza dei ministri dell'energia.

Secondo Bloomberg il pacchetto comprende una tassa ("contributo di solidarietà" secondo Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea) a carico dei produttori di carburanti fossili, un tetto al prezzo del gas russo, misure a sostegno della liquidità dei produttori di energia e un obiettivo obbligatorio di riduzione dell'utilizzo di energia elettrica.

Focus su tetto prezzo energia da rinnovabili

Sempre secondo i rumor è previsto anche un tetto al prezzo dell'energia a 200 euro per MWh da applicare alla vendita di energia prodotta da fonti non fossili.

Molti analisti (tra cui quelli di Goldman Sachs, Credit Suisse, RBC) ritengono che un cap a quel livello sia molto positivo per il settore, soprattutto per i gruppi particolarmente attivi nelle rinnovabili: è sufficientemente alto da favorire ulteriori investimenti nelle fonti green. Non è un caso che le performance più vistose siano quelle di gruppi particolarmente attivi nelle rinnovabili come ERG +5,2%, RWE +8,0%, Verbund +12,1%, SSE +4,9%.

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