**Analisi del Settore Automobilistico Europeo** A cura di Alexis Bienvenu, Fund manager di La Financière de l'Échiquier.
Il settore automobilistico europeo, rappresentato da marchi come Stellantis, BMW e Volkswagen, sta affrontando una crisi significativa. Stellantis ha visto un crollo del 40% del suo valore in borsa dall'inizio dell'anno, mentre BMW e Volkswagen hanno registrato rispettivamente un calo del 19% e del 12%. In contrasto, l'indice MSCI Europe ha registrato una crescita di oltre il 10%, evidenziando una tendenza negativa per il settore.
Le vendite di veicoli elettrici in Europa stanno deludendo, con una flessione del 18% a fine agosto rispetto all'anno precedente. Le vendite di veicoli totalmente elettrici sono scese al 14,4% del totale, rispetto al 21% dello stesso periodo dell'anno scorso. Sebbene ci sia un aumento dei veicoli ibridi non ricaricabili, questi non rappresentano una soluzione sostenibile a lungo termine, dato il loro impatto ambientale superiore.
La transizione verso l'elettrificazione è ostacolata da vari fattori, tra cui tecnici (come l'usura delle batterie), finanziari (pochi incentivi per l'acquisto di veicoli elettrici) e pratici (difficoltà nella ricarica). Le case automobilistiche stanno anche affrontando sfide specifiche, come la gestione delle scorte in eccesso per Stellantis e il richiamo di 1,5 milioni di veicoli da parte di BMW per problemi di frenata, che influenzeranno i margini nel 2024.
Inoltre, la crescente pressione normativa sulle emissioni di CO2 in Europa, con scadenze ravvicinate per il 2025 e un obiettivo di elettrificazione totale entro il 2035, sta generando incertezze nel settore. Le aziende si trovano a dover pianificare in un contesto di scarsa visibilità, mentre i consumatori sono riluttanti ad acquistare veicoli a causa dell'incertezza normativa.
Il settore è anche influenzato dalla competizione con la Cina, che sta cercando di espandere la sua influenza nel mercato europeo. Il governo cinese ha incentivato la produzione di veicoli elettrici, rendendo difficile per i produttori europei competere. In risposta, l'Europa sta considerando l'introduzione di tariffe sui prodotti importati da aziende cinesi che beneficiano di sovvenzioni pubbliche, ma il rischio di rappresaglie da parte della Cina è elevato.
Nonostante le sfide significative, ci sono segnali di speranza. Il settore ha già dimostrato di poter reinventarsi in passato e ora ha identificato chiaramente le problematiche da affrontare. La chiave per il futuro sarà un cambiamento proattivo e innovativo, piuttosto che un approccio passivo. La capacità del mercato di premiare le aziende che sapranno adattarsi e rispondere a queste sfide sarà cruciale per la sopravvivenza e la prosperità del settore automobilistico europeo.
(NEWS Traderlink)